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mercoledì, febbraio 26, 2003


BI BLOG IN BLOG - Segnalo alcuni articoli letterari pescati in altri blog. Comincio con Chiara che parla di letteratuta americana, citando "Sarah" di J. T. Leroy ed i romanzi di "strada", che raccontano storie di vita urbana, attuale, storicamente tangibile.
"Credo che il mondo letterario di oggi senta un insopprimibile bisogno: l'attacamento alla realtà. Nessuno crede più alla figura dell'intellettuale chiuso nella sua biblioteca ottocentesca.
I lettori hanno bisogno di attaccarsi con le unghie alla vita e, forse, ne hanno abbastanza di libri distanti milioni di anni luce dai drammi personali e collettivi."
Leonardo ci diverte (e fa riflettere) con il suo Basic Culture Simulator 1.3, che sta riscuotendo successo di pubblico (il pezzo su Rousseau è irriverente e delizioso, forse perchè l'ho sempre dovuto studiare alle superiori per forza, finendo col detestarlo).
Su "Letture e riletture" di Zu, Nazzareno Mataldi consiglia la lettura di Aimee Bender (al cui consiglio mi associo: leggetela, non vi lascierà indifferenti, e vi divertirà...).
Incipit in blog continua la sua originale corsa, invitando alla lettura di molti libri straordinari dei quali cita le prime righe: purtroppo applica l'arte della sottrazione, e gli incipit sono solo battiti di ciglia, o poco più.


CIAO ALBERTONE! - Ieri è scomparso, all'età di 83 anni, Alberto Sordi. La notizia mi ha colta alla sprovvista e ci sono rimasta male. Alberto ha girato tantitssimi film, ha attraversato l'intera Italia in via di sviluppo, dopo la seconda guerra mondiale, ed ha rappresentato per tutti noi l'italiano medio, con i suoi problemi, i suoi crucci, le miserie ma anche il grande coraggio. La maggior parte dei suoi film è memorabile, gemme storiche di un'Italia moderna, sorpresa dal progresso, impreparata ai mutamenti culturali e sociali, arrabbiata, gioiosa. I sui film sono tutti caricature del '900, delle famiglie della nostra epoca, e sottolineano l'ironia, la fantasia ed il pecoreccio che come italiani ci portiamo dietro da sempre :)
La sua carriera è stata un susseguirsi di successi, più o meno applauditi, grazie anche alle attrici con cui ha lavorato (una su tutte Monica Vitti) e ai registi che lo hanno diretto. Lo scarso successo che ha avuto all'estero credo sia da imputarsi al fatto che Albertone ha sempre interpretato personaggi estremamente radicati nella cultura italiana regionale, attaccati ai costumi della propria città, del proprio borgo. Basti pensare al suo indimenticabile accento romano. Albertone ci ha regalato anche l'Ollio di Stanlio ed Ollio e anni di radio alla Rai all'inizio della sua carriera.
Non so se c'è un erede di Alberto Sordi, come non sapevo, quando scomparvero, se poteva esserci un erede e di Gassman e di Mastroianni. Quello che so è che l'arte è importante per la vita e la cultura di un Paese, per formare la sua identità storica, e chi si dedica ad essa, con anima e corpo, offre la possibilità a tutti di comprendere l'evoluzione della società, in mezzo ai grandi turbamenti epocali.
Spero il cinema italiano potrà riprendere i fasti di un tempo, quando il denaro serviva per fare arte e non viceversa.
Ciao Alberto, ti saluto con affetto. Ci mancherai.


sabato, febbraio 22, 2003


EURO, LA RAPINA DEL SECOLO - Non vi voglio rovinare il Uik end, sinceramente, ma solo segnalare un libro che ci farà riflettere moltissimo sul significato della nostra economia europe"ista" ogni volta che sganciamo fuori dal portafoglio i nostri euro. Il libro si intitola "Euro, la rapina del secolo" ed è stato scritto da Michele Gambino e Elio Lanutti (Edizione Editori Riuniti, 2003) ed è di imminente uscita. Il saggio tenta di rispondere ad alcune delle tante domande che in Italia ci siamo posti dopo lo scandalo dell'inflazione pot-euro e la trovata *geniale* di Tremonti dell'euro di carta...
"... Quanto ci è costato passare dalla lira all'euro? Che cosa è accaduto negli altri paesi? Anche là l'inflazione è cresciuta come da noi?"
Il problema vero non è rappresentato dall'euro in sè, bensì dai furbi che hanno approfittato dal cambio di moneta, da chi non ha vigilato mentre aveva il dovere di farlo, da chi ha non ha tutelato i consumatori ed era invece chiamato a farlo, da chi ha "negato l'evidenza" (sport ormai al quale ci stiamoa bituando dopo quasi 2 anni di governo B.). Anche l'Istat ha la sua fettina di responsabilità...


NAOMI KLEIN - Inizia la collaborazione con la rivista L'espresso dell'autrice di "No Logo", Naomi Klein. Il primo lungo e approfondito intervento parla degli errori del neoliberismo in America Latina: "Global Argentina".


venerdì, febbraio 21, 2003


MARTHA FREUD - Uscirà a breve in Germania la prima biografia di Martha Freud, la moglie del noto dottor Sigmund, padre della psicanalisi. Martha fu sempre di grande ispirazione per Freud e fu la ragione per cui egli divenne psicanalista. Con lui condivise quasi tutto, compresa la passione per la cocaina. Dopo aver analizzato le molte lettere che i due coniugi si scrissero e dopo aver consultato i diari e le testimonianze dei familiari sorpavvissuti, Katja Behling, l'autrice della biografia, sostiene che se Freud non avesse conosciuto Martha avrebbe dedicato la sua vita alla medicina e allo studio degli effetti delle droghe sui pazienti anzichè all'analisi (e della storia sulla cocaina ne parlammo mesi fa, ricordate?).
Freud fu uomo tutt'altro che freddo e distaccato: la ricostruzione del suo profilo ci mostra un uomo molto romantico, appassionato e geloso, che si inanmorò di Martha al primo incontro.


ARUNDHATI ROY - Internazionale propone la traduzione in italiano dell'ultimo articolo di Arundhati Roy, "Affrontare l'impero", originariamente pubblicato su Frontline col titolo "Confronting Empire".
"[...] Mentre il progetto di globalizzazione liberista dilania la vita degli indiani, la privatizzazione sistematica e le riforme del lavoro tolgono alle persone la loro terra e la loro occupazione. Centinaia di agricoltori impoveriti si suicidano ingerendo pesticidi. Da tutto il paese arrivano notizie di morti per fame.
Mentre l?élite viaggia verso la sua immaginaria destinazione vicino alla cima del mondo, gli emarginati sprofondano in una spirale di crimine e caos. Questo clima di frustrazione e disillusione nazionale, come ci insegna la storia, è il brodo di coltura ideale del fascismo."
E a proposito di globalizzazione, di Paesi in ginocchio economicamente, oggi ho conosciuto un'ingegnere argentino, Elena - in Italia per frequentare un Master sullo sviluppo sostenibile - che mi ha parlato un poco del suo Paese. L'Argentina è letteralemtne in ginocchio, l'economia è crollata e con essa anche gli stipendi ed i posti di lavoro. La vita è diventata difficilissima. Elena per mantenersi insegnava alle scuole serali per adulti, ma nel giro di 3 anni si è vista affettare lo stipendio fino ad un quarto di quello iniziale. Sua madre percepisce una pensione di circa 100 dollari al mese e la malavita è aumentata vertiginosamente (aggressioni, scippi, furti, etc...). La situazione in Argentina è veramente grave e tra poco ci saranno le elezioni: tutti sperano che non si presenti di nuovo Menem, altrimenti saranno guai peggiori.


COMPLEANNI LETTERARI - Se in questi giorni vi capiterà di entrate in una libreria grande, molto fornita, attenta ai mutamenti storici e sociali, vi accorgerete di due cose: pile gialle di libri Adelphi dedicati a George Simenon accatastate un po' ovunque ed angoli commemorativi per i 100 anni virtuali di altri due grandi scrittori del '900: Raymond Queneau e Anais Nin.
Rimandando ai prossimi giorni una riflessione più attenta alle vite di questi personaggi, segnalo alcune risorse.
Raymond Queneau nacque il 21 febbraio 1903, proprio come Anais Nin. Il primo a Le Havre, la seconda a Neully.
Queneau è molto noto per i suoi mirabolanti "esercizi di stile", tradotti in Italia da due autorevoli scrittori quali Italo Clavino ed Umberto Eco. Anais Nin, oltre che per i suoi romanzi, è apprezzata per i corposi Diari che ci ha lasciato. Ironico, irriverente, surreale il primo. Passionale, erotica, intensa la seconda.
Oggi e domani le librerie Feltrinelli festeggiano Queneau con un evento particolare intitolato "PerQueneau? Perchè sì." Presso le Feltrinelli di Bari, Firenze, Genova, Milano, Torino e Napoli si alterneranno attori e scrittori in letture scelte e riflessioni critiche.


LE MUTANDE DI KANT - Zap Mangusta rilascia alle stampe la sua fatica editoriale "filosofica", frutto di tre anni di ricerche per biblioteche, di letture e riflessioni: "Le mutande di Kant. Filosofia liofilizzata per uso personale", edito da PiEmme. Il libro spiega la filosofia dalla parte dei filosofi, in modo semplice, diretto.
Mangusta sostiene che oggi l'unico vero sport estremo è il "pensare", la riflessione, soprattutto perchè tutto intorno a noi gioca qualunque carta pur di spegnerci il cervello.
"Questa è una storia della filosofia liofilizzata per uso personale. Rende conto delle diverse correnti, sintetizza le riflessioni più brillanti, suggerisce le implicazioni pratiche di ogni teoria, invita a sperimentare il proprio livello di affinità con le dottrine più disparate. E se qualcuno pensa che i grandi filosofi siano un'accozzaglia di vecchi barbosi, scoprirà che in realtà essi sono stati molto simili ai kamikaze. Perché in ogni epoca non c'è sport più rischioso che mettersi a pensare."


giovedì, febbraio 20, 2003


ANDREW SULLIVAN - Per chi poco o nulla sapesse su Andrew Sullivan, su Panorama Marco De Martino traccia un profilo del giornalista nell'articolo "Il gay più odiato di Internet". Il weblog di Sullivan è il più letto tra i giornalisti americani - e non solo - ed è il più bersagliato da critiche di ogni genere, forse perchè lo stesso Sullivan non censura le proprie idee e fa di Internet una vera e propria arena del dibattito e della libera opinione. La sua iniziativa di raccogliere contributi monetari dagli utenti per auto-finanziarsi ha lasciato di stucco non solo i "bloggers", ma anche tutti gli opinionisti "quotati" di Rete.


mercoledì, febbraio 19, 2003


SADDAM - Visto che in questo periodo si parla molto di Iraq segnalo l'ultimo libro di Magdi Allam, editorialista di Repubblica esperto di medio oriente, che racconta la vita di Saddam Hussein: "Saddam. Storia segreta di un dittatore". Saddam è nato non voluto e la sua sofferenza è iniziata presto, fin dalla gestazione: sua madre, una maga indovina, rimasta vedova e addolorata dalla perdita anche del primogenito, non voleva avere più bambini ma attendeva già Saddam. Lo stesso nome "saddam" significa "disgrazia". Magdi Allam racconta la storia di paura, di dolore e angoscia che è la vita di Saddam e con grande professionalità chiarisce molti punti oscuri relativi alla dittatura di Hussein e alla situazione Irakena, nonché sul terrore attuale della guerra.
"L’inizio della carriera che ha condotto Hussein a diventare quello che è: una persona psicologicamente malata..."
L'analisi di Allam è spietata: il rais è vissuto sempre nel terrore della morte e nell'angoscia. Sin da bambino viveva in perenne stato di allerta (temeva continuamente per la sua incolumità) e smise ben presto di fidarsi di chi gli stava attorno. Lavorò per anni per la Cia. Ha governato l'Iraq con il bastone, mettendo in ginocchio il paese arabo più ricco dal punto di vista culturale e delle risorse umane. L'occidente però, ed in particolare il governo Bush-padre, ha assecondato la terribile cattiveria di Saddam e dunque è in parte "connivente" delle sue pazzie.
Allam sostiene senza indugi che la guerra di Bush è sbagliata, che non si deve assolutamente scatenare un conflitto, ma che è indispensabile fermare Saddam, soprattutto per il male che ha inflitto al suo popolo.


sabato, febbraio 15, 2003


GIORNATA DI PACE - Oggi è la giornata della Pace e in tutte le piazze più importanti del Mondo sfilano cortei pacifisti. da casa mi unisco al cuore di questa gente che chiede la Pace e contesta tutte le guerre. Leonardo riflette sulla censura Rai calata sui cortei romani e ricorda che la tv è solo uno dei canali d'informazione e nemmeno il migliore (in termini di obiettività, trasparenza e ricchezza). Sì alla Pace e no alle guerre, in barba alle censure e all'informazione anossica.


giovedì, febbraio 13, 2003


GEORGE SIMENON - Per gli amanti del noir ricordo che oggi ricorre il centesimo compleanno di George Simenon, lo scrittore belga di origine francese. Simenon infatti nacque a Liegi il 13 febbraio 1903. In Italia ha avuto il secondo grande successo europeo, dopo la Francia. Adelphi ha fin'ora pubblicato 25 titoli e per l'estate ne sta preparando 2 nuovi. Simenon ha scritto moltissimo e la sua produzione si divide in due parti: il fiume intrigante dei romanzi polizeshi e poi, nella seconda fase della sua maturità, una scrittura più intima e riflessiva. Il libro che in Italia è stato venduto di più è "L’uomo che guardava passare i treni".
"Gli oltre duecento romanzi di Georges Simenon sono stati tutti composti durante le prime ore del mattino, con il muto conforto di una bottiglia di vino bianco o di cognac a portata di mano, trenta pipe cariche, quattro dozzine di matite ben temperate e una grande busta. Su quest'ultima Simenon appuntava i nomi dei personaggi, i loro dati biografici essenziali e poco altro. Poi si metteva al lavoro, inventando sul momento la trama. Di solito il testo era pronto in una settimana, poi gli occorrevano alcuni giorni per rileggerlo."


IO VOGLIO LA PACE - Questa mattina su l’Unità compare una lunga intervista a Vittorio Foa. Si parla del conflitto Usa-Iraq. Foa sostiene che esistono battaglie che si vincono prima di arrivare alle bombe. Egli afferma che gli Usa non si rendono conto di aver già vinto contro l’Iraq sulla questione degli armamenti e proprio per questo perseverano sulla via delle bombe preventive. Il punto dolente sembra essere la volontà degli americani di dimostrare che certi cambiamenti si ottengono solo con le armi, poiché qualunque dialogo rappresenta unicamente l’anticamera del conflitto armato.
"Io voglio la pace. D’accordo. [...] Bisogna capire qualcosa di più profondo. Stanno cambiando i criteri di valutazione del mondo. Il grande pericolo che viene avanti è una grande instabilità. [...] Quello che si sta determinando non è più una lotta di classe è un’altra cosa. Non è neanche una sola lotta ecologica."
Foa accenna ad una grande disuguaglianza tra i Paesi e tra le classi sociali all’interno di ogni Paese. Un po’ come avvenne alla fine dell’800 solo che oggi siamo circondati dal lusso e in pochi possiamo *toccarlo* veramente. Ma senza voler cadere nella retorica e in grovigli di discorsi socioeconomici che qui non volevo affrontare, Foa ad un certo punto esprime un concetto che mi ha illuminata, come lo farebbe la candela accesa tremante quando salta la luce in casa. Dice chiaramente:
"C’è stato un periodo in cui essere di sinistra significava immaginarsi un mondo diverso. A me l’idea di immaginare un mondo diverso non mi è mai piaciuta, mi è sempre parso un mestiere inutile: l’importante è se fai cose utili o no."
E se volessimo scremare gli interventi politici e d’opinione del nostro Paese in base a questo criterio di utilità (e chiarezza, aggiungerei), bhè, forse resterebbero ben poche voci. Le prime a saltare sarebbero le famose vele al vento, quelle che girano dove soffia più forte, evitando le zone di bonaccia (e Feltri, anziché fare della polemica gratuita e rifritta sul business delle bandiere di pace – che , purtroppo, si è creato – rifletterebbe con maggiore obiettività sull’ipocrisia di governo e su come i cittadini siano sempre colpevolizzati di "non dare il significato giusto alle parole").
Io voglio la Pace e questo è un concetto che va oltre la grammatica polemista, unta e servile di governo. È un assunto morale, che ci ricorda cosa può fare l'uomo.


mercoledì, febbraio 12, 2003


NASCE EUROPA - Oggi esce il primo numero del nuovo quotidiano "Europa". Il giornale, nato sotto le ali di Ulivo e Margherita, si propone come scondo quotidiano di approfondimento, visto che non tratta nè cronaca nè sport e dà rilevo agli approfondimenti e alle idee. La tiratura sarà di circa 80,000 copie e si preannuncia molto ghiotto di culura, editoriali al vetriolo, proposte, idee, fermenti. Lo ha presentato lo stesso Rutelli - che, perdonate la mia critica, di "idee innovatve" non ne ha mai avute molte...
Il sito del quotidiano per ora è bianco, forse ancora in fase di allestimento: lo trovate su http://www.europaquotidiano.it/


martedì, febbraio 11, 2003


BANDIERE E COLORI - Oggi ho appreso due notizie sconcertanti che, nonostante sia ormai abituata alle nefandezze della destra di governo, mi hanno lasciata piuttosto male.
La prima notizia riguarda lo scandalo delle assicurazioni, chiamate a risarcire molti cittadini con cifre sostanziali. Ricordate? Ne parlò pure Marrazzo su "Mi manda raitre", il programma d'informazione a favore dei consumatori. Poichè le assicurazioni avrebebro dovuto sborsare un mucchio di eurini (e poichè soprattuttto sono di proprietà quasi totale di un tizio che si dice sia stato unto dal Signore) salassandosi in modo indegno, il governo ha risolto il problema con un decreto lampo, che ha sospeso i risarcimenti, salvando ancora una volta le lobby a scapito dell'italiano medio, che onestamente paga e si ritrova sempre buggerato e privato anche dei servizi più elementari (come il canone Rai, che è roba da terzo mondo, anzi peggio, e che siamo "costretti" a pagare per poi accorgerci di non poter guardare nulla di utile...e la beffa è che se lo paghi dopo il 31 gennaio sei pure multato...)
La seconda notizia riguarda il sindaco di milano: l'acuto Albertini ha rifiutato di appendere la bandiera della Pace al Palazzo Marino "..perchè in questo momento ha più un significato di dissenso verso il governo che un richiamo alla pace." Che dire...
Ditemi voi come si può commentare una frase del genere... se il governo vuole fare la guerra è ovvio che uno striscione che richiama alla Pace sia contro di esso, ma è anche vero che se i politici anzichè perseguire ideali perseguono gli interessi di qualcuno più potente (e incapace) di loro, le stesse parole perdono il loro significato originale e ne acquistano uno diverso a seconda di chi le pronuncia: così il termine "guerra" usato dall'amministrazioen Bush vuol dire pace e il termine "pace" usato dai pacifisti vuol dire "favoreggiare saddam". Ne avete sentite di cose più assurde?
Appendete le bandiere con l'arcobaleno, ovunque. Gridate "Pace!" dai balconi. Vogliamo giustizia. Vogliamo "la" Pace.
PS: e poi scusate, ma perchè 'sta dannata questione degli armamenti non se la risolvono Bush e Saddam in persona in una sfida a birra e salsicce, come fecero Bud Spencer e Terence Hill in "Altrimenti ci arrabbiamo"? Personalmente la trovo un'ottima soluzione, sponsorizzabile in toto da mc donald's e birra moretti...


DREAM NEWSPAPER - Come dovrebbe essere il quotidiano dei vostri sogni? Questa domanda - tanto intrigante quanto quella che indaga sui sogni dei lettori relativi alla libreria ideale - è stata posta a 13 gruppi di redattori americani sotto i trent'anni dagli studenti della scuola di giornalismo della Columbia University. Jacopo Iacoboni, nel "I reporter raccontano un giornale da sogno", ci racconta cosa è saltato fuori... (l'art. è su La Stampa di oggi)


STORIA DELL'EMIGRAZIONE ITALIANA - Questa mattina segnalo l'uscita di un'opera storica davvero molto interessante e curiosa, curata da Piero Bevilacqua, Andreina De Clementi e Emilio Franzina. L'opera, che si compone di due volumi (il secondo volume è uscito da una settimana e contiene 2 CD), si intitola "Storia dell'emigrazione italiana" e descrive il complesso fenomeno dell'emigrazione italiana verificatasi nel corso dell'ultimo secolo.
In un'intervista radiofonica Emilio Franzina ha ricordato un aspetto culturale curioso: il contributo italiano allo sviluppo culturale degli Stati uniti è stato molto forte, principalmente per un motivo di ordine "statistico"; infatti il numero di emigrati italiani verso il nuovo mondo è stato dell'ordine di milioni (e l'emigrazione italiana dura ormai initerrottamente da almeno 150 anni), dunque nel corso della Storia compaiono italiani in tutte le discipline artistiche (dal jazz, alle arti visive, etc...). Nei volumi si parla anche del fenomeno della "mafia" - delle sue origini e delle forme che essa ha assunto all'estero - dei vari cliché che noi italiani ci portiamo addosso (pizza, mandolino, spaghetti...)
"[...] L'obiettivo della raccolta è dunque estremamente ambizioso. Scrivono gli autori e l'editore nella breve presentazione: "Da un lato si tratta di operare una sorta di decantazione della memoria, asportando le scorie di una retorica appiccicosa e malinconica, che è stata spesso il contraltare di una gigantesca rimozione collettiva. Dall'altro è il caso di recuperare molti significati analitici e insieme il senso complessivo di una ricerca dell'identità nazionale come identità aperta, disposta all'ibridazione, mai arroccata in una presunta autosufficienza". (tratto da "Italia, quando partivano i bastimenti")
Il primo volume si occupa delle "partenze", mentre il secondo, più corposo, analizza gli "arrivi".
Il prezzo dell'opera è quasi proibitivo (si aggira su cifre di 80 €...) ma se vi piace la Storia e amate lo spirito d'avventura, di adattamento e la forte volontà di sopravvivenza degli italiani questo libro fa per voi.


lunedì, febbraio 10, 2003


A PROPOSITO DI É - Ocurréncia in questi giorni verrà aggiornata a singhiozzo, per cause di forza magiore. Mi scuso con i miei affezionati lettori, ma ci tenevo a chiarire che non sono scomparsa, ogni tanto spunterò tra queste paginette gialle e nere per parlare di libri e attualità.
Per chi ancora non lo avesse fatto - e vorrebbe essere avvisato quando su é sono aggiunte nuove pensàte - ricordo che ci si può iscrivere alla newsletter di ocurréncia (siamo 20, forza gente, accorrete numerosi!).
A chi mi ha chiesto che fine hanno fatto i commenti rispondo subito: li ho tolti perché ho verificato che sul mio blog non sortivano l'effetto desiderato, non stimolavano confronti, e la responsabilità è forse da imputare alla scarsa "discutibilità" delle mie pensàte. Ci rifletterò su, col dovuto tempo e la necessaria attenzione.
Per commentare i post o segnalare risorse potete sempre scrivermi una e-mail, anzi, vi invito a farlo, mi raccomando, grazie :)


ZIGGY STARDUST - Il duca bianco ha fatto un'epoca. Lo consodero uno dei cantanti più metamorfici, istrionici e camaleontici che ci si possa apsettare (se non siete già fans di Iggy Pop). Ha sempre avuto una gran glasse e una voce suadente, vellutata, a tratti acida. Dai tempi di Ziggy Stardust ne ha fatta di strada, fino a diventare una vera e propria icona del rock dandy. È sempre stato un tipo eccentrico, fuori dagli schemi, basti pensare al suo sguardo enigmatico: un occhio chiaro ed uno scuro... Luca Sofri recensisce “Moonage daydream”, il libro museo-biografia su David Bowie dedicato ai suoi anni glam.
PS: anche a me piacerebbe recensire libri per le riviste :) Come si fa? Bisogna proprio essere giornalisti? ;)


mercoledì, febbraio 05, 2003


A NANNA TRA I LIBRI - Come si evince da un articolo apparso su Panorama, "A nanna tra i libri", sembra proprio sia scoppiata una nuova moda, quella che vede la fusione tra alberghi e biblioteche.
"C'è un nuovo trend: la fusione di alberghi e biblioteche. La variante estrema è mettere dei letti in una libreria..."
Confessate, chi tra voi già ci aveva fatto un pensierino? (o un pisolino?) ;)


SAGGISTICA PUNGENTE - Segnalo due saggi sociopolitici interessanti, forse antitetici, forse inclassificabili in alcuna corrente (pre)definita di pensiero. Il primo si intitola "La belva umana" e raccoglie diversi articoli di Tom Wolfe, pubblicati negli ultimi 30 anni e molti dei quali sconosciuti all'Italia.
"Tom Wolfe è da poco tornato alla ribalta americana con una raccolta di saggi, articoli e un racconto (Hooking Up, Farrar, Straus & Giroux), che ora esce in traduzione italiana, col titolo La bestia umana, presso Mondadori. Anche questo libro pullula di nuovi tipi americani, come il «marxista rococò»: l'intellettuale politicamente corretto dei college americani, la cui funzione sociale supera di poco quella di un soprammobile." (da Panorama)
Il secondo è un minisaggio di Massimo Fini, "Il vizio oscuro dell'Occidente" (l'ho comprato ieri in stazione e l'ho letto in un'ora), che racconta fatti scomodi in uno stile appuntito, chiaro e anticomformista. Su BlogOltre ne potete leggere il primo capitolo, "Bene e terrore".


GIORNALISMO E FENOMENO BLOG - Ancora di Blog si parla sui quotidiani nazionali. E ancora di giornalisti che usano "il blog" per divulgare opinioni, crearsi una nicchia sul web per gli affezionati lettori, "fare" informazione. Questa volta è Anna Masera a parlarne, su La Stampa di oggi, nell'articolo "Giornali su Internet" (attenzione, il link forse non funzionerà + da domani). Sono dell'idea che oltre al rinnovo in senso dinamico di qualsivoglia sito di testata giornalistica, sarebbe più utile affrontare seriamente anche il problema dell'archiviazione storica degli articoli, cosa che ben pochi quotidiani presenti online fanno. Il problema del "deep linking" la dice lunga...


sabato, febbraio 01, 2003


RABBIT! RABBIT! - Buon primo febbraio a tutti! Questo è il mese del carnevale, dell'inizio della quaresima e degli innamorati. Un augurio particolare a tutte le giovani famiglie, a chi attende un pargolo, a chi ha pensieri fertili d'amore, a chi sta corteggiando inutilmente il/la proprio/a amato/a e a chi invece ha la fortuna di essere corrisposto (dunque doppio divertimento - perchè diciamolo: il corteggiamento è piacevole anche da fare, non solo da ricevere...). Auguri anche a chi ha acquistato la casa, in questi duri tempi per l'economia, quando accendere un mututo significa "catene a vita ad una banca".
Bonus per chi compirà gli anni in questi 28 giorni (c'è qualcuno che è nato per caso un 29 febbraio?).
Febbraio, che strano mese...
Super bonus a chi crede e spera nella Pace nella Giustizia: speriamo non scoppi nessuna guerra e che condannino Berlusconi.
Auguri a tutti gli americani che boicottano Bush ed alla piadina romangnola, che vende da sempre e non imperversa nelle nostre vite con spot di nessun genere. Auguri anche a chi riesce a resistere alle mode e gira ancora con la sua berlina dell'80 a metano.
A quanto ne dice google oggi pare iniziare l'anno nuovo cinese: dunque, auguri a tutti i cinesi ;)
Febbraio, che bel mese, così rosso, così infuocato di buoni propositi. Lo sento.
Abbiate cura del vostro cuore.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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