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domenica, febbraio 04, 2007


MARIE ANTOINETTE

Sofia Coppola rilegge in chiave modena e con occhio disincantato la vita della regina di Francia Maria Antonietta nel suo lungometraggio Marie Antoinette (2006).
Maria Antonietta, moglie del giovane re Luigi XVI, che regnò alla fine del '700 alle soglie della rivoluzione popolare francese, e' una giovane donna, di nobile famiglia. Adolescente lascia la natia Austria per raggiungere Parigi dove l?attende il nipote del re, Luigi Augusto, suo promesso sposo. Il matrimonio, combinato dalle due famiglie, ha lo scopo politico di migliorare i rapporti tra Austria e Francia ma unisce due adolescenti impreparati ai doveri che li attendono e che ben presto li caricheranno di un fardello psicologico difficile da portare. Il film è stato interamente girato nella villa di Versaille, durante i giorni di chiusura al pubblico, così come prestabilito dal regolamento. Fatta eccezione per le sequenze iniziali del viaggio, in cui si vede Maria Antonietta attraversare la campagna di Austria e Francia per raggiungere Parigi, con un numeroso seguito di servitori e soldati francesi, nessuna scena ci offre uno scorcio di Parigi di quegli anni, nè della vita presente al di fuori dei palazzi reali, quasi a voler sottolineare come per i regnanti la vita si svolgesse davvero unicamente all'interno di versaille, senza nessuna attenzione per il mondo esterno. Sofia Coppola ci offre una regina acerba e curiosa della vita, desiderosa di assecondare le richieste della madre e della famiglia reale di Francia, ma altresì sedotta dai piaceri che solo a quell'età si scoprono con tanto stupore ed emozione. La noia della vita di corte, scandita da pettegolezzi ed arrivismi e da un rapporto coniugale piuttosto freddo, seppure basato sul rispetto reciproco, la porta a sprofondare sempre di più in distrazioni effimere e deliziose: il divertimento con gli amici, le feste private con fiumi di champagne e chili di dolci prelibati, la scelta di abiti sontuosi e scarpe preziose prodotti dagli stilisti più in voga del momento. nemmeno nelle due tanto attese maternità può trovare la felicità e l'appagamento che cerca, osteggiata e frustrata dalle rigide quanto assurde regole di corte. Se da un lato vediamo un re Luigi XVI traumatizzato dalla precoce investitura (pronuncerà egli stesso alla cerimonia d'incoronazione "siamo troppo giovani per regnare") dall'altro si svela a poco a poco una regina ancora avvolta da un tenero candore che la protegge da una realtà difficoltosa: è ancora vergine di fronte alla vita, di fronte al dolore, una bambina in abiti da donna. L'intento della regista, che ha trovato felice traduzione lungo tutta la narrazione, è stato quello di raccontarci il disagio di una donna troppo giovane ed ancora impreparata per affrontare il ruolo di regina, che cerca di difendersi come può dalle delusioni che raccoglie intorno a sè circondandosi di piaceri e senza mai perdere quella particolare luce negli occhi.. Il commento musicale, fatto interamente da brani rock e punk degli anni '70, fa emergere con maggiore forza lo spirito giovane dei personaggi e la loro forza vitale: l'apparente iniziale stridore che si coglie tra le scene girate in costume e le musiche di fine '900 ben presto lascia spazio alla sensazione che gli adolescenti sono sempre gli stessi nel corso dei secoli, perchè accomunati dalla stessa voglia di emergere, di cercare piacere e divertimento, di perseguire una strada che porterà verso la realizzazione dei propri desideri. Sofia Coppola ci avvisa di questo, o comunque ci rinnova con estro questa riflessione. I ragazzi continuano a sognare, anche se incastrati in vite che non hanno scelto autonomamente ma che accettano passivamente; i ragazzi continuano a sorridere anche se attorno a loro tutto è decadenza, disfacimento, incertezza. Kirsten Dunst veste i panni della regina con malizia e disinvoltura, dona al personaggio una freschezza posata e timida.Lo spettatore nutre per la protagonista sentimenti contrastanti: ne è sedotto, divertito eppure rimane sconcertato poichè sa che la stessa è una regina che non si interessa affatto del proprio popolo, che pensa unicamente a sè ed alla vita di corte, come se fuori dalla sua casa non esistesse altro. Anche nel tragico finale Maria Antonietta esprime la propria accettazione al proprio ruolo e dunque anche alla propria fine. Nulla può compiere per salvarsi, ma la regista ci avverta che forse la donna non ha nemmeno pensato a tale possibilità: la sua vita è stata interamente decisa da altri e così lo sarà fino alla fine, come un fatto di natura.


domenica, febbraio 22, 2004


MARCO PANTANI

Di minchiate sulla morte di Marco Pantani ne sono state dette tante, troppe. C'e' chi non ha perso occasione per snocciolare ferocemente teorie sui farmaci capestro o sulle vergogne del ciclismo italiano, condannando tizio e caio, ma dimenticando che da poche ore era morto un uomo. Per carita', lo scandalo c'e' ed e' bene parlarne, ma con rispetto di chi in quello scandalo ha perso tutto, pagando un prezzo piu' alto del dovuto. Marco era solo quel 14 febbraio. Fuggì da tutto, rifiuto' l'aiuto della famiglia, degli amici, si incaponi' sulle sue idee, sul suo modo di percepire la sua vita. Poco importa se a Rimini era andato per cercare un pusher o solo per sballarsi l'ennesima volta. Conta che era gia' morto da tempo. Dentro. La resa del corpo e' stata solo una seconda morte, quella legale, quella riconoscibile perché vidimata dai medici. Marco e' morto solo nella sua stanza, chiuso nella sua disperazione, amareggiato da un sogno che aveva inseguito con le unghie per anni e che gli era andato in frantumi per uno scandalo che lo travolse e che, tutto lo sappiamo, non interesso' soltanto lui. Il ministro Gasparri si e' distinto per solerzia e tempestivita' nell'oscurare e mettere in dubbio il grande talento di Marco Pantani. Di errori il ciclista romagnolo ne ha fatti, ed aveva pure un carattere spinoso, ma c'e' un limite anche alla critica gratuita e da mangiatore di frittata davanti alla tv. Come sempre i nostri politici parlano quando potrebbero guadagnare di piu' tacendo. Marco aveva talento, un grande talento per al bici, ma anche rabbia, tanta rabbia. Galimberti su la Repubblica offre una riflessione sulla depressione, malattia del secolo che pare dilagare senza discriminazioni. E che fatichiamo a capire, a comprendere, ad ascoltare. Si e' detto troppo su Pantani, non c'e' stato rispetto per la sua scomparsa, nessuno e' riuscito a rispettare i tempi del lutto. Aveva 34 anni. La bici era tutto per lui. Il 16 febbraio, di ritorno dall'ufficio, ho pensato a Marco, a questa brutta storia, a questo finale che non riesco ad accettare ma che purtroppo mi tocchera' affrontare. Ho vagato silenziosa con la mia bicicletta per le strade della mia citta', senza riuscire a rientrare a casa. Marco, il pirata romagnolo dalle mille emozioni, dalla gamba di acciaio e la pedalata di piuma, non c'e' piu'.
C'e' un tempo per tutto: per gioire, per piangere, per criticare. E uno per riflettere sul presente, in silenzio, rispettanto i tempi e le forme di cose piu' grandi di noi.
Ed e' facile parlare degli assenti senza sapere tutta la verita'.


NUTO REVELLI

Nuto Revelli ricordato dall'amico Giorgio Bocca sulle pagine de la Republica, "Nuto Revelli. Una vita per testimoniare la storia". Se avete 10 minuti leggete questo articolo, per comprendere la levatura storica ed umana di Revelli, la sua infaticabile ricerca del reale, la sua spinta alla verita', alla conservazione e tutela della memoria. Il suo lavoro ha restituito voce a centinaia di persone dimenticate dai manuali di storia ma che fecero la Storia.


CATERINA BONVICINI

Segnalo l'ultimo libro di Caterina Bonvicini, poichè le recensioni che me l'hanno fatta conoscere hanno alimentato in me molta sana curiosità verso la sua scrittura. Forse l'avete letto, o forse no. Il romanzo si intitola "Di corsa" ed è edito da Einaudi. Peccato non potervi linkare il trafiletto di Stefano Tassinari uscito su L'Unità di Bologna di qualche giorno fa, poichè meritava davvero di esser letto.


BANANA YOSHIMOTO

Due i libri di e su Banana Yoshimoto disponibili in questi giorni tra le novità di libreria. Il suo ultimo romanzo, "Arcobaleno" (Feltrinelli), di cui si parla già molto bene, e un ricettario curioso intitolato "In cucina con Banana Yoshimoto" di Barbara Buganza (Il Leone Verde Edizioni), che propone ricette di cucina tratte dai romanzi della nota scrittrice giapponese.


ANTONIO TABUCCHI

Mentre Feltrinelli dà alle stampe il nuovo libro di Anonio Tabucchi, "Tristano Muore", io vi segnalo un articolo dello scrittore-professore comparso due giorni fa su "il manifesto", "Disastri".
"Le parole di Berlusconi sono chiare: i parlamentari italiani sono dei ladri (Berlusconi è onorevole da 10 anni: prima si guadagnava il pane col sudore della fronte). I presidenti di questa accolita di ladri, cioè il presidente della Camera e il presidente del Senato, per il ruolo che ricoprono nel clan (stavo per dire nelle istituzioni) sono dunque i ladri più eccellenti. Infatti non hanno obiettato nulla a Berlusconi, e questo è un segno chiaro."


domenica, febbraio 15, 2004


MARCO PANTANI

Ne parlo ancora sotto choc. Marco Pantani ci ha lasciati la scorsa notte.


venerdì, febbraio 13, 2004


ARUNDHATI ROY

Per chi mastica bene l'inglese, un nuovo lungo articolo di Arundhati Roy sui mali dell'imperialismo: "Do Turkeys Enjoy Thanksgiving?"


NUTO REVELLI

Da pochi giorni ci ha lasciati Nuto Revelli, lo scrittore cueneese testimone della seconda guerra mondiale e della vita semplice delle popolazioni contadine. Sono state scritte molte cose su di lui durante questi giorni, che non saprei ripetere nè eguagliare per precsione, eloquenza e valore. Mi limito dunque a consigliarvi un suo libro se mai niente avete letto di lui. Si tratta de "Le due guerre" (Eianudi). Leggetelo e vi chiarirete le idee su cosa è stata veramente la seconda guerra mondiale ed il fascismo e capirete anche molti aspetti politici moderni. Leggetelo, è breve, nemmeno 200 pagine, e scorre veloce. Lo stile è quello del parlato. Il libro infatti è la trascrizione di una serie di lezioni che Revelli tenne all'università negli anni '80, sul tema della seconda guerra mondiale. Leggetelo, ed alla fine della lettura avrete fatta vostra la massima che è importante ricordare, sempre. Nuto diceva "Voglio vedere tutto, voglio capire tutto. Devo ricordare, per poterne parlare". Un testimone lucido, equilibrato e umano dell'orrore del '900 e della forza inesauribile dei dimenticati. Ciao Nuto, grazie per ciò che hai visto, raccontato, ricordato. Grazie per quello che ci hai insegnato con la tua umiltà, la costanza, la volontà della verità.


ANNA MAGNANI

Esce per "Ediesse" una nuova biografia di Anna Magnani, scritta da Italo Moscati. Il volume si intitola "Anna Magnani. Vita, amori e carriera di un'attrice che guarda dritto negli occhi." Imperdibile per chi ha amato la Magnani o per riscoprire un'epoca sfumata nel tempo, fatta di molti dolori e di tanto stupore. 136 pagine per 9 euro.


SIFFREDI CULT

A quanto pare Rocco Siffredi ce l'ha fatta, è diventato davvero famoso, un vero attore, o per lo meno sembra essere sulla buona strada per diventarlo visto che adesso anche la Francia lo reclama a gran voce. L'espresso titola "Siffredi diventa gay in un porno d'autore" e gia' mi immagino un Ruper Everett in versione stallonica. Buffo o grottesco? Tutta la poesia del vero sex symbol, del bel tenebroso, dell'ambiguit?, mi pare svanire in un mero colpo di reni.
"Anche se il film e' appena uscito, Rocco e' gia' acclamato come una star. Invitato nei talk-show, dove ammalia il pubblico con il suo buon francese marcato da un virile accento italiano (proprio come i francesi si aspettano...), fotografato e intervistato dalle riviste popolari e, inaspettatamente (per lui), applaudito dalla comunita' gay"
Non si puo' mai sapere nella vita: magari il bel Siffredi ci stupira' ancora una volta, con tanto di mutande allacciate.


BEPPE GRILLO

Il comico Beppe Grillo torna pungente più che mai con un articolo sul crack Parmalat ed altre disgrazie italiane: "Il caso Parmalat e il crepuscolo dell'Italia".


SCRITTORI IN RETE

La Rete offre molti spunti per cominciare a scrivere o per iniziare a farsi conoscere. E, perchè no?, per "rischiare" di pubblicare sulla carta. Monica Maggi, su l'espresso, parla dei nuovi aspiranti scrittori del web, con tanto di links.
"La velina? Il centravanti? Macchè. Non sono questi i mestieri-mito degli italiani e delle italiane. Il sogno nel cassetto più frequente nel cuore sembra sia il mestiere di scrivere"


MADONNA IN LOVE

L'espresso pubblica "Madonna in love", un lungo articolo-intervista sulla regina del Pop, scritto da Paul Rees ed uscito per la prima volta su "Q Magazine" dello scorso maggio.


SALONE DEL LIBRO A GINEVRA

Il Cile sarà l'ospite d'onore del prossimo Salone Internazionale del Libro che si terrà a Ginevra dal 28 aprile al 2 maggio.
"il paese sudamericano disporra' di uno spazio d'esposizione di oltre 300 metri quadri per presentare le sue novita' editoriali. Il padiglione cileno dedichera' grande spazio al centenario della nascita dello scrittore Pablo Neruda, premio Nobel di letteratura nel 1971"
L'evento sarà aperto dal ministro della cultura cileno. (Sin-Xio/Pe/Adnkronos)


lunedì, febbraio 02, 2004


IL VASCELLO DI CARTA 10

Ho ricevuto "Il Vascello di carta" per posta, finalmente - e per questo ritardo devo sentitamente ringraziare le Poste Italiane, non estranee a improbabili smarrimenti; si fanno pagare in anticipo il servizio e poi ce la mettono tutta per smarrire i pacchi, mah… (a gennaio hanno smarrito 2 pacchi per me... e mi sembra una statistica significativa...).
La rivista è bellissima, e non lo dico solo perché faccio parte degli autori di questo numero, ma proprio perché mi piace: ha le dimensioni di un quadernetto, è graficamente impeccabile (sfondo bianco con toni blu e riproduzioni di antichi vascelli), è chiara e generosa nei contenuti. Ogni autore è introdotto con garbo ed attenzione. Sono moto grata a Giovanni Bollini, il direttore responsabile che ha curato con grande passione questo numero 10. Gli sono riconoscente non solo perché mi ha "ascoltata", accogliendo i miei timidi scritti, ma soprattutto perché la sua sensibilità ha permesso la venuta a galla di scritture sommerse preziose come quelle rintracciabili in questo numero. La sua tenacia ha tenuto in vita per diversi anni una rivista letteraria di nicchia come il "Vascello", che non gode di privilegi né economici e nè politici in quella opulenta Bologna che tutti immaginano generosa come le sue potenzialità promettono.
"Negli ultimi quattro anni il Vascello ha pagato il fatto di essere un'associazione culturale con sede in quella Bologna che ha cambiato volto politico (giunta Guazzaloca.. /n.d.bellachioma), e che ha letteralmente azzerato i fondi non solo a decine di organizzazioni analoghe alla nostra, ma ad anche diverse realtà teatrali "piccole" che costituivano il tessuto culturale della città .."
Per mancanza di fondi il Vascello ora rischia il collasso, ma spero resisterà. Tutti comunque possiamo dare una mano alla redazione, acquistando una copia della rivista (e mi raccomando, se la troverete di interesse fate passaparola..).
I testi proposti sono tutti molto interessanti, sia le poesie della cilena Francisca Paz Rojas (spero sentirete ancora parlare di lei) e di Claudia De Venuto (gruppo poetico Stanzevolute) sia i brevi racconti di Andrea Macrì.
Se credete preziose ed utili per la cultura riviste come il Vascello e amate la letteratura, la poesia, e inoltre confidate nel potere della parola e della libertà di espressione, comperate una copia di questo numero, costa poco, solo 4 euro: sono sicura che il suo contenuto vi ripagherà ampiamente del piccolo investimento fatto.
Il nome esatto del numero da richiedere è il seguente:
"Il Vascello di carta. Diario di bordo sulle scritture nascoste n. 7. (decima esperienza)"
Se non lo trovate alle Feltrinelli ordinatelo via e-mail, all'indirizzo log1352000@yahoo.it oppure inviate 4 euro in una busta sigillata - con richiesta esatta di che numero volete e i dati del vostro recapito postale - a:
Il Vascello di Carta, via Marzabotto 6, 40067 Rastignano (Bo).
Chiedete chiarimenti sulle eventuali spese di spedizione. Grazie già a chi vorrà comperarla e leggerla.


IL FILO EDIZIONI

Segnalo la presenza di una giovane casa editrice (fondata da meno di due anni) che propone titoli prevalentemente di poesia: Edizioni Il Filo. Cura anche una rivista di letteratura e un premio di poesia.


FUMETTI E OMOSESSUALITÀ

Delia Vaccarello, su fuorispazio.net,offre un'intinerante riflessione sul rapporto tra fumetti e omosessualità, elencandone attese, lacune e pregi. L'articolo è "Cosa ci aspettiamo dai fumetti che trattano omosessualità".


ERIADAN

Segalo il blog di un giovane e promettente fumettista: Eriadan. (via Melanippe).


BIMBI IN AFFIDO

Ricevo e volentieri trasmetto (anche se con un po' di ritardo):
Buongiorno, mi chiamo Riccardo Ripoli, abito a Livorno e dedico la mia vita ad un'associazione Onlus (Amici della Zizzi) che ho fondato nel 1986.

Ci occupiamo di bambini con problemi sociali ed economici tenendone 8 in affidamento notturno (e vivendo con loro, percependo una retta solo per tre di loro) ed altri 13 nel diurno e a cena, oltre ai fine settimana, di eta' compresa tra i 5 ed i 17 anni. Moltissimi i ragazzini con problemi familiari che in estate vengono gratuitamente da noi per trascorrere periodi di vacanza.
Ci trovate al sito www.zizzi.org

Gestiamo inoltre il Portale Nazionale sull'Affidamento dei Minori in Italia www.sos-affido.it

Le nostre necessita' sono tante e potete trovarne una lista alla pagina www.zizzi.org/bisogno.htm

Molti bambini sono in situazioni di disagio notevole (pedofilia, prostituzione, abusi di ogni genere) e noi vorremmo dare loro il meglio, ma non possiamo offrirgli più della nostra stessa vita se qualcuno non ci
aiuta. Con la solidarietà di ciascuno stiamo tentando ogni strada per far conoscere l'affidamento e poter così sperare di strappare molti bambini da tanti orrori quotidiani.

Aiutateci.
Fate quello che potete.


ANNE SEXTON

Per i tipi "Le Lettere" è uscito un volume di poesie di Anne Sexton (1928-1974), che mi incuriosisce assai e che ora vorrei condividere con voi. L'avete letto per caso? Si intitola "Poesie su Dio".
"Bella e dannata, sexy e infantile, sposata e sciupamaschi, indifesa ed esibizionista, plurisuicida con un incrollabile senso dell'umorismo, Anne Sexton è stata la più scandalosa ed eversiva poetessa americana negli anni cruciali della rivoluzione culturale, sessuale e femminista e della guerra contro il Vietnam. Le sue Poesie d'amore, scritte nel '68 e dintorni - che valsero all’autrice il conferimento del prestigioso Premio Pulitzer - nacquero per ribaltare i canoni romantici della lirica d'amore e scandalizzare la borghesia benestante e appagata dell'"American Dream" ..."
Presso la medesima casa editrice - che cura molti interessanti e ghiotti volumi di poesia - trovate anche le sue Poesie d'Amore.


Leonardo

Il post del 2003 di Leonardo più amato (votato) dai lettori : "Leonardo’s Basic Culture Simulator!". Aggiungerei anche tutti gli aggiornamenti successivi!
Leggere Leonardo! :)


WU MING

Segnalo l'ultimo numero della newsletter Giap del collettivo di scrittori Wu Ming perchè contiene un'interessante anticipazione del prossimo libro di Wu Ming2 e perchè riporta un bell'articolo su Cary Grant che volevo farvi leggere ma che sul sito de l'Unità non è stato ancora pubblicato. Lisciate il mouse, cliccate sul link e leggete "Giap #2, Va serie - Perché abbiamo rinviato l'uscita del romanzo di WM2 - 18 gennaio 2004".
"Oggi ricorre il centenario della nascita di Archibald Alexander Leach, noto al mondo come Cary Grant. Non sappiamo se tale nascita fosse da tempo annunciata nelle costellazioni, o se sia stata preceduta da bizzarri eventi, comunque fu un evento importante, per motivi che andiamo a elencare. Qualcuno penserà che la nostra sia un'autentica fissazione. Come collettivo di narratori, abbiamo citato quest'attore innumerevoli volte, ne abbiamo studiato la vita e l'opera e, soprattutto, lo abbiamo inserito tra i protagonisti del nostro romanzo 54 traendo spunto da un importante e poco conosciuto capitolo della sua biografia..."


EFRAIM MEDINA REYES

Dopo "C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo", ritorna Efraim Medina Reyes, con un romanzo giocoso e sopra le righe che mette a nudo le nostre paranoie da manuale e canzona la dipendenza diffusa di affidarsi a qualche decalogo vincente per potersi sentire preparati e migliori, in qualunque campo (soprattutto nella sfera sessuale). Il libro si intitola "Tecniche di masturbazione fra Batman e Robin".
"... è un’ambiziosa e divertita avventura letteraria che mescola spunti e modi diversi di raccontare prendendosi gioco della mania dei manuali. [...] Insomma siamo di fronte a una esplosione di invenzioni, situazioni, incanti e disincanti. Tutto si tiene all’interno di una maniera di raccontare che sfida sempre i confini della tradizione e delle regole."


JONATHAN COE

Udite! Udite! Esce in edizione economica - finalmente - "La banda dei brocchi" di Jonathan Coe. Correte in libreria, per voi, per un amico, per un regalo delizioso. Segnalo inoltre una risorsa audio in cui l'autore presenta il libro (traduzione simultanea).


ALESSANDRO DEL LAGO

Il sociologo Alessandro Del Lago pubblica, per i tipi Feltrinelli, "Non-persone. L'esclusione dei migranti in una società globale", un saggio sull'immigrazione in Italia, che in particolare analizza gli effetti dell'immigrazione clandestina sulla coscienza collettiva italiana e i comportamenti sociali. Il libro è destinato a suscitare molte polemiche e si propone come una torcia accesa e puntata sulle paure del nostro Paese, sulla malcelata volontà di governo di alimentare in noi la fobia del "nemico".
"[Nel libro] i meccanismi sociali, politici e cognitivi che fanno dell'immigrato ''il'' nemico pubblico della società contemporanea, in una fase come quella attuale contrassegnata dalle dinamiche della globalizzazione."
Un'occasione intelligente e necessaria per riflettere ancora una volta su di un fenomeno complesso e dilagante come quello dell'immigrazione clandestina in Italia, un Paese opulento e geloso che fatica a condividere la propria fortuna e che soffre nell'affrontare questa nuova emergenza umanitaria. Siamo troppo presi da noi stessi, impauriti da un passato affamato e disperato, che ora ritorna nelle vite di altri popoli. Siamo impreparati a stare dalla parte di chi offre l'aiuto, con criterio, sentimento e carità. Siamo spettatori indecisi e diffidenti di uno spettacolo terribile.
"Nel descrivere gli umori più profondi della società italiana l'autore - tra i più importanti sociologi italiani - si schiera in modo deciso, in un libro polemico, documentato e destinato a far discutere, perché in gioco sono i lineamenti fondamentali della convivenza civile e i contenuti più profondi su cui si regge la nostra democrazia."


FRÉDÉRIC BEIGBEDER

Beppe Grillo presenta il libro di Frédéric Beigbeder, "Lire 26.900", ricordando la sua esperienza di promoter per la Yomo. Il libro di Beigbeder ora è disponibile in edizione economica (Feltrinelli).


venerdì, gennaio 30, 2004


BOTN

Ritorna online "Bellachioma on the Net", ora semplice archivio dei miei scritti.


NICHOLAS FARRELL

Nicholas Farrell, giornalista inglese trapiantato a Predappio, ha dato alle stampe una nuova e controversa biografia di Mussolini, in cui il duce ne esce assai ripulito e rivalutato. Il libro, stroncato dalla critica, è uscito in Inghilterra, ma in Italia non trova spazio. In Italia Farrell è noto per l'intervista fatta a Berlusconi in Sardegna e pubblicata sullo Spectator, intervista che procurò diversi guai al premier per le sue affermazioni alcoliche... Farrell scrive anche su due quotidiani italiani: La voce di Romagna e Libero di Feltri. Claudio Sabelli Fioretti lo ha intervistato qualche mese fa per "Sette".


BEPPE GRILLO

Intervista a Beppe Grillo su l'Unità (20 gennaio): "Disastro Italia"
"L’artista, che da stasera al primo febbraio è al Teatro Sistina di Roma con lo spettacolo Black Out, sul palcoscenico è come un fiume: definisce la vicenda Parmalat, «la più grande truffa del mondo», definisce Bush «il più grande Imam della terra», constata che «mai come oggi sono seguito, proclama che la corruzione «è la base economica su cui poggia tutta l'economia occidentale»."
Chi può vada a vederlo a teatro, ne vale la pena, per divertirsi, per ridere per non piangere, per riflettere, rimettersi in discussione. Leggendo questo articolo mi è tornata in mente una battuta di Luttazzi fatta al programma di Pippo Baudo "50", mi pare. In quell'occasione - che fu il suo primo ed ufficiale ritorno in tv e soprattutto in Rai dopo le famose dichiarazioni bulgare di Berlusconi - Luttazzi rispose ad una domanda che spesso gli pongono, ovvero come mai i comici di oggi finiscono col fare i guru di qualche corrente politica o ideologica abbandonando di fatto, o quasi, la satira convenzionale per fare "denuncia". Ecco, Luttazzi rispose - in una forma pungente e perfetta che ora non ricordo, scusate - che è difficile continuare a fare il comico quando il tuo principale e più forte concorrente è il premier, un presidente del consiglio che vuole fare tutto. E così i comici, volenti o nolenti, per contrastare la grande concorrenza del premier - che in quanto a far ridere... - devono arrangiarsi in altro modo. La stessa simile risposta l'ho sentita da Paolo Rossi, ospite da Fazio, e dalla Guzzanti così come dallo stesso Grillo...
Che dire? Una battuta rifritta: piuttosto che aiutarci a trovare quel famoso "milioni di posti di lavoro" o a promuovere un nostro mestiere, Berlusca ci ruba il posto... ? Dunque occhio... :)


STEFANO BENNI

Stefano Benni ci racconta la verità su Spirit, il robot statunitense approdato su Marte qualche settimana fa e già bloccato da un'inaspettata avaria: "Il marziano che spense Spirit". Irriverente, delizioso, tagliente.


CLAUDIO SABELLI FIORETTI

Segnalo l'interessante quanto utilissimo blog/archivio di tutte le interviste fatte da Claudio Sabelli, Fioretti che di solito compaiono sul settimanale "Sette" de Il corriere della sera.


sabato, gennaio 10, 2004


IL VASCELLO DI CARTA

Non ho ancora avuto il piacere di leggerla - nè di verificare se non mi sono fatta un film, immaginandomi tutto - ma ve la segnalo ugualmente. Presso tutte le librerie Feltrinelli dovreste trovare la rivista letteraria "Il vascello di carta". L'ultimo numero, uscito a dicembre 2003, contiene una sorpresa per chi mi conosce (e smentitemi se non è così, per favore, perchè ancora non l'ho vista..uffa!). Se non volete spendere nemmeno un euro andate comunque in libreria e sfogliate la rivista. Spero tuttavia potrete investire qualche euro per portarvela a casa. Grazie :)


J. FRANZEN

Su Café Letterario trovate un'intervista a Jonathan Franzen, l'autore de "Le correzioni".
"Diventato un autore notissimo grazie a Le correzioni, bestseller in tutto il mondo, Franzen ha un atteggiamento tutt'altro che trionfalistico: uomo del dubbio e della problematicità contraddice l'immagine dell'americano superficiale e sicuro di sé."


GIOELE DIX

Adoro Gioele Dix. Da sempre. Mi piace some scrive, come recita i suoi monologhi, mi piace il suo umorismo, leggero, svolazzante ma pungente. Da qualche settimana è tornato in libreria con "La Bibbia ha (quasi) sempre ragione" (Mondadori)
"Dopo il successo dell'omonimo spettacolo teatrale, Dix ha dato vita a un libro godibilissimo e originale. Un libro che diverte, rivela aspetti insoliti e stimola a voler sapere qualcosa di più del Testo Sacro. "
Il primo libro che ha scritto è un manuale del codice stradale del quale non ricordo più il titolo nè la casa editrice. ricordo solo che era giallo. l'avevo in casa, ma purtroppo l'ho perduto - mannaggia a me e a quando presto i libri a chi non ne ha riguardo .. è il libro più divertente che abbia mai letto (forse perchè proprio allora stavo preparando l'esame per la patente B) Qualcuno tra voi lo ricorda?


BRANKO

Segnalo l'ultimo libro dell'astrologo Branko "Calendario astrologico 2004" non perch? creda nell'astrologia, ma piuttosto perch? trovo il tema assolutamente divertente e delizioso, sempre se ben affrontato. Tutte le mattine, ad esempio, durante la colazione ascolto l'oroscopo di Maria Vittoria Scartozzi su RadioDue, che, nonostante le nefande previsioni, mi mette comunque di buon uomore :) Ognuno di noi segue l'astrologo che preferisce: pare non ne esista uno migliore di un altro o uno pi? preparato di un altro, quanto invece quello che meglio "interpreta" il nostro segno. Branko mi pare prediliga il capricorno, e dunque di solito promette cose interessanti per i portatori di questo segno...
E chi ama i segreti e i misteri legati alle date di nascita non si faccia scappare il curioso manuale "Personology": ? divertente e molto, molto stuzzicante.


EMINEM

Einuadi pubblica, nella collana "Stile libero", la traduzione della biografia di Eminen firmata da Anthony Bozza. 316 pagine per capire meglio chi si cela dietro a questo fenomeno della musica rap. Eminem, per l'anagrafe Marshall Bruce Mathers III, non ha mai avuto vita facile, fin dall'infanzia. Cresciuto bianco nei quartieri neri di Detroit ha dovuto ben presto guadagnarsi il rispetto dei compagni, a suon di parole o di azioni più *forti*, nonchè riscattarsi da attriti di famiglia terribili. La musica l'ha letteralmente salvato da una vita di miseria, ma è a se stesso che deve essere grato, alle sue forze e alla strenua volontà di emergere. L'incontro con le persone giuste, che hanno creduto in lui, ha fatto il resto, trasformando un bellissimo sogno in realtà.


NOAM CHOMSKY

sul settimanale "Outlook India" un nuovo articolo di Noam Chomsky, "The Doctrine Of Change Of Course"
"All people who have any concern for human rights, justice and integrity should be overjoyed by the capture of Saddam Hussein, and should be awaiting a fair trial for him by an international tribunal."


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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