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sabato, novembre 01, 2003


PAROLE - Gli ormai innumerevoli esponenti di Forza Italia (in Italia e in Europa) stanno coniando un nuovo linguaggio, sull'esempio del loro leader Banana B., che ha fatto della lingua italiana uno slogan di marketing e dei concetti etici e sociali dei piedi di porco pronti a scardinare la coerenza altrui.
L'eurodeputato Renato Brunetta (FI) ha definito "terrorismo scioperistico" lo sciopero nazionale indetto dalla cgil qualche giorno fa.
Il Ministro Giovanardi ha bollato come anticostituzionale lo stesso sciopero generale, invitando Pisanu a porre rimedio difendendo gli imprenditori. Di fronte a questa palese diffamazione il governo ha taciuto.
Sandro Bondi, portavoce di FI, sostiene che nel nostro Paese vige una "matrice ideologica che legittima la violenza politica".
Utilizzando le parole di Gigi Marcucci de l'Unità, questi signori "farebbero bene a non confondere mai terrorismo con lotta sociale".
Lo sciopero è uno strumento di contestazione riconosciuto dalla Costituzione italiana, dunque non è affatto anticostituzionale. Inoltre è sempre stato portato avanti con modalità legali e pacifiche, lontane anni luce dalle abitudini terroristiche.
A mio modesto parere il terrorismo vero lo fanno i politici che attaccano gli strumenti di lotta sociale difesi dalla Costituzione unicamente per uso di comodo e per delegittimare un valore comune e riconosciuto da tutti come la democrazia, che mai come in questi due anni sembra contrastare gli interessi faziosi di governo e dell'industria.
E l'immunità parlamentare - ed europaralmentare - difende questi balordi, questi buffoni della politica, questi leader della loro stupidità, che se la cavano con una risatina ed un'alzata di spalle.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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