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venerdì, giugno 13, 2003


JEANETTE WINTERSON - Nell'editoriale di Giugno Jeanette Winterson riflette sul senso della felicità personale, su ciò per cui val la pena vivere veramente e sull'era del consumismo che plasma la vita degli occidentali su bisogni sempre nuovi, spesso inutili e sempre alimentati da un ciclo continuo di acquisti senza meta precisa. Jeanette offre molte valide riflessioni sulla mancanza di soddisfazione personale e la pochezza di valori che investono le persone, soprattutto i giovani, e su come i governi non aiutino affatto i cittadini a costruirsi un'esistenza piena, gratificante e coerente. Cosa insegneremo ai nostri figli? Come viviamo all'interno delle nostre famiglie? Come potremo dare loro gli strumenti giusti ed adeguati ai tempi per dipanare con coraggio la loro vita?
"What power have we when our leaders lie to us and go and bomb another country because they want to? No wonder we pick up the credit card and go shopping – at least when we buy things we feel we are exercising choice and control. [...]
Well, I am still writing my book, and I don’t know if anybody will want to publish it, because I never pre-sell. That was a decision I made when I started out in 1985. I made it because I wanted to keep the thing I love best out of the market place."
Ecco. Dobbiamo tenere le cose che amiamo fuori dal mercato, fuori dalle logiche di convenienza, fuori dal circuito del compro-e-vendo, fuori dagli egoismi degli opportunisti, di chi ha paura di mettersi in gioco in prima persona e si para il fondoschiena umiliandoti, ferendoti, tirandoti in mezzo al fuoco al posto suo, fuori dal limbo dei vili, di chi svende i sentimenti o conferisce ad essi un peso inesistente perché convinto che vivere sia un prendersi in giro senza responsabilità di sorta, di chi non onora la propria esistenza e le proprie fortune piangendosi addosso, di chi crede di poter comperare tutto con il denaro e le belle parole promettendoti fumo perchà frustrato e sfiduciato, di chi è convinto di poter minare la tua voglia di vivere in pace e di vivere la vita credendo nei sentimenti mettendoti in difficoltà.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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