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mercoledì, giugno 04, 2003


GIORGIO BOCCA - L'editorialista de L'Espresso si domanda come sia possible che un personaggio come Berlusconi sia capo del governo. Questa legittima domanda riguarda tutti noi ed aleggia nelle nostre menti alla stregua di un'ossessione, abitando perfino i nostri più fantozziani sogni notturni. Ne "Il diritto di essere ossessionati" Bocca traccia l'enensima lucida, asciutta e convincente critica al malgoverno "azzurro".
"Ebbene, gli esempi forniti in questi anni di governo sono: vincono i più ricchi e i più furbi, vincono i grandi ladri, le nuove cosche che si spartiscono gli affari più lucrosi, vincono gli amici degli amici regolarmente assolti anche quando viene confermata la loro complicità, vince l'Italia delle clientele più sordide. Vince l'arroganza, la mancanza di gusto che non ha ritegno a chiamare questa merendina televisiva 'la festa della libertà' o 'una messa della libertà', mentre arrivano sui tavoli offerti dalla ditta paste fredde, pizze e insalatine di riso."
Per chi volesse approfondire l'inconfondibile stile e l'ironia rubra di Giorgio Bocca, affrontando al contempo tematiche inerenti al premier attualmente in carica, ricordo che da poco è uscita in libreria l'edizione economica di "Piccolo Cesare", edito da Feltrinelli. Sette eurini spesi bene.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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