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mercoledì, giugno 25, 2003


GEORGE ORWELL - Il 25 Giugno del 1903 nacque George Orwell, in India, da una famiglia di origine scozzese. Oggi si celebra il centenario della sua nascita. Tutti i suoi libri meritano di essere letti e meditati, soprattutto alla luce della sua vita, spesa contro ogni forma di potere totale e coercitivo a discapito dei popoli.
"Scoppiata la Guerra Civile Spagnola, vi prende parte combattendo tre le file del Partito Obrero de Unificacción Marxista. L'esperienza spagnola e la disillusione procuratagli dai dissensi interni della Sinistra, lo portano a pubblicare un diario-reportage ricco di pagine drammatiche e polemiche, il celebre "Omaggio alla Catalogna" (pubblicato nel 1938), acclamato da più parti come il suo risultato migliore in campo letterario. Da allora in avanti, come dirà l'autore stesso nel saggio del 1946, "Perchè scrivo", ogni sua riga sarà spesa contro il Totalitarismo."
Oltre ad Omaggio alla Catalogna meritano menzione 1984 e La fattoria degli animali.
Tra le tante voci di oggi, ne parlano Alessio Altichieri sul "Corriere della Sera" (occhio al link che forse varrà solo fino a stanotte...), Carretta e Tumminello su "Il Nuovo" (segnalando il 25 maggio come data di nascita - ed infatti un mese fa citai quest'articolo...), Uncle Joe su "IL Barbiere della Sera",
"Il 25 giugno 1903 nasceva a Motihari, in India, Eric Arthur Blair, più noto ai suoi lettori con il nom de plume di George Orwell. Nella sua breve vita - morirà prima di compiere i 47 anni, nel gennaio del 1950 - Orwell è stato non solo uno straordinario giornalista e l'autore di due dei più noti e influenti romanzi politici del nostro tempo ("Animal's Farm" e "1984"), ma anche e sopratutto un esempio ancora valido della sopravvivenza di quella strana bestia che a tanti disturba: l'intellettuale impegnato, e per di più di sinistra."
Cesare Mozzarelli su "L'eco di Bergamo".
"Si chiamava in realtà Eric Blair e quello con cui è conosciuto fu lo pseudonimo scelto per pubblicare le sue opere. [...] Ed era proprio contro tale possibilità (tolitarismo) che con le armi del sarcasmo e della visionarietà utopica Orwell decise di combattere, scendendo sempre più nel profondo del male del secolo. Con una scelta che lo portò in vita alla sostanziale marginalità e a uno straordinario successo postumo, allorché le sue allegorie furono riconosciute come straordinarie preveggenze di quanto poteva accadere quando il limite e l'imperfezione dell'umano fossero negati dalla superbia prometeica dei costruttori d'un perfetto mondo nuovo. "
Quest'estate in vacanza portatevi un libro di Orwell, insieme ad un CD di Roberto Vecchioni: infatti oggi è il compleanno anche del lanciatore di sogni e di coltelli, il buon Vecchioni, un altro intellettuale impegnato, per di più di sinistra. Buon compleanno prof.! ;)


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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