lunedì, dicembre 16, 2002
VIVERE! - Non c'è nulla di più odioso che vedere la fine di un film, che sembra appassionarci, senza aver visto il resto. Questo è ciò che mi è accaduto ieri, quando, in un improvvisato zapping annoiato pomeridiano, sono incappata nel finale di "Vivere", di Zhang Yimou. Conoscevo il crudo realismo del regista cinese, ma non il suo intrecciare timida poesia e velata speranza al cinismo della realtà quotidiana e dell'umana indifferenza.
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