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giovedì, dicembre 19, 2002


SANTI O PECCATORI? - La storia è vecchia come la Terra, si diceva una volta. Sono secoli che religioni e scandali sessuali vanno a braccetto, a passeggio tra i vizi e le virtù degli uomini. Sempre più frequentemente mi capita di leggere notizie che vedono esponenti delle più varie religioni coinvolti in scandali di tipo sessuale (la chiesa cattolica di Boston, per le numerose denunce a carico di sacerdoti e vescovi, ha recentemente dichiarato bancarotta per questo, chiedento aiuto al Vaticano...).
L'Occidente è più vulnerabile a questo tipo di problemi, a queste cadute di spirito, di forza spirituale.
In Oriente resistono maggiormente alle tentazioni della carne, nonchè ai tanti simboli del benessere consumistico. Un personaggio orientale, però, ha interrotto questa resistenza secolare, questa forza morale: si tratta del guru indiano Sai Baba, veneratissimo da milioni di fedeli, non solo in India, e che raccoglie proseliti in tutto il mondo. Un sacco di gente lascia tutto ciò che ha, affetti, averi, lavoro, storia, per scappare dalle proprie città e rifugiarsi in India, sperando di incontrarlo. Queste scelte radicali, che purtroppo spesso si dissolvono in una deludente bolla di sapone, soprattutto quando si inseguono chimere ideologiche di tal spessore, mi hanno sempre colpita.
Pare infatti che oltre ad essere considerato un vero Dio in Terra, Sai Baba è pure pedofilo. Sono state raccolte molte testimonianze di fedeli importunati dal guru, sia verbalmente, con allusioni pesanti, che, soprattutto, fisicamente.
Michelle Goldberg ne ha parlato con ironia e garbo su Salon, in "Untouchable?" (l'articolo è vecchiotto, ma per chi come me non ne sapeva nulla, va benissimo :).


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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