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venerdì, dicembre 20, 2002


MADRE TERESA - Sempre in tema di santi, guru, religiosi e di sconcertanti rivelazioni, Tom mi segnala l'uscita di un libro, per la Minimum Fax, dedicato alla figura di madre Teresa di Calcutta: "La posizione della missionaria", di Christopher Hitchens (e a dispetto del titolo posso assicurarvi che non si tratta di un surrogato del kamasutra...).
Secondo quanto si evince dalla recensione di Giorgia Camadona, Madre Teresa era un poco fanatica ed eccessivamente esigente in quanto a sopportazione delle sofferenze. Sembra imponesse a tutti i suoi collaboratori, nonché agli stessi malati, una sofferenza "mistica" invalicabile, quale unica strada per la beatificazione in Paradiso. Purtroppo questa rigidità, questa sua semplicità francescana elevata all'ennesima potenza, sembra andasse contro i più elementari principi di rispetto della vita umana, contro la spicciola arte dell'arrangiarsi che si pone sempre come obiettivo principale il benessere umano.
Ancora una volta un'audace libro getta fango sulle certezze di milioni di fedeli, sollevando dibattiti e polemiche.
Qualunque siano le posizioni della missionaria e di Hitchens non voglio pensare che l'obiettivo di quest'opera sia quello di demolire una figura così coraggiosa e importante come quella della beata Madre, che di buone azioni ne ha fatte tante, negli inferni terrestri dove nessuno di noi vorrebbe mai trovarsi, perché non avrebbe senso. Credo invece che libri del genere possano certamente aiutare a guardare con maggior attenzione e coscienza la vita e le azioni di una persona: nessuno di noi è perfetto, né santo del tutto. Nell'animo di grandi uomini e donne da sempre convivono enormi virtù e profondissime miserie. Sta a noi prendere il buono di quelle vite ed elevarlo al cielo, alla parte di noi che ha sete di speranza.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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