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venerdì, dicembre 13, 2002


L'ARCHITETTO DEL GOLF - La notizia che Tom Fazio sia considerato negli Stati Uniti il re degli architetti dei campi da golf non stupisce nessuno, anzi, forse solo me, che considero il golf uno sport certamente bellissimo, ma ad alto spreco di risorse naturali e, in molte zone, profondamente invasivo negli equilibri territoriali.
In generale convivono due distinte correnti di pensiero: quella che giudica negativamente i campi da golf, etichettandoli oltre che come devastatori ambientali anche quali simboli del capitalismo egocentrico, e quella dei simpatizzanti e degli accomodanti, che ne apprezzano i lati positivi, chiudendo un occhio sul resto.
Architetto curioso e creativo, animato da forte determinazione, in quasi 40 anni di attività Fazio ha progettato più di 150 campi da golf nei soli Usa, guadagnandosi la fama di miglior architetto dei green. La sua professionalità è richiesta in tutto il Mondo e di solito chi ha bisogno di lui non è certo uno che paga a rate o centellina sul tipo di festuca da seminare nelle decine di ettari investire dal progetto. Fazio ha lavorato, e lavora, per gli uomini più facoltosi d'America (e ora anche per quelli più ricchi del Mondo, nei Paesi dove il golf sta recuperando "terreno", è proprio il caso di dirlo, e fama), rifiutando, a volte, anche incarichi di un certo livello, per non allontanarsi troppo da casa e sentire nostalgia dei famigliari (ama la propria famiglia, ha sei figli e non sopporta di doversi allontanare per più di 700 miglia da casa).
In lui convivono due aspetti: la gioia di un lavoro creativo e impegnativo, e l'amore per il paesaggio che - tende sempre a precisare -cerca di non stravolgere mai, ma sempre di assecondare nelle sue flessuose curve e nella sue struttura.
Il processo di realizzazione di un campo è sempre diverso, poichè ogni volta ci si trova di fronte ad un differente paesaggio ed occorre studiare nei minimi dettagli ogni azione d'intervento, nonchè tenere conto di eventuali contrattempi (ad esempio imbattersi in una riserva archeologica). La sua è l'arte di adattare un luogo al magico mondo del golf.
Tom Fazio sarebbe, insomma, una specie di eco-archittetto del golf.
Il progetto più ambizioso e gratificante è stato lo "Shadow Creek Golf Club", creato dal nulla nel deserto del Nevada, per conto del re dei casinò di Las Vegas. Lì furono portati e trapiantati 25 mila alberi e convogliati artificialmente migliaia di galloni d'acqua. Entusiasmante, non c'è dubbio, ed ammirevole, sia per l'ingegno che per l'impiego delle risorse.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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