Ocurréncia - Libri, cinema, arti, biografie ed attualità | Clicca per tornare alla home page

> OCURRÉNCIA

> ARCHIVI

> IN EVIDENZA

lunedì, dicembre 09, 2002


CRISI ITALIA - Sono così nauseata da Berlusconi che fatico a parlarne. Ogni giorno i telegiornali ed i quotidiani riportano aggiornamenti sul suo operato e sulle sue affermazioni veramente agghiaccianti. Quell'uomo dovrebbe essere, nè più nè meno, cacciato non solo dal governo, ma dal nostro Paese, se in Italia c'è davvero rispetto per la Costituzione. Ma il mio dolore profondo va al di là della figura del premier, e si espande sulla maggioranza politica, su quell'insieme di personaggi torbidi e lugubri che invece di governare un Paese si stanno dividendo con le unghie la sua carcassa.
Ora Berlusconi spera vivamente di scalzare Ciampi dal suo posto e di conglobare la funzione presidenziale con quella di primo ministro. Il pretesto fittizio e accomodante è quello di modellare l'Italia sul sistema governativo Francese, ma in realtà, come ben dice Scalfaro,
"...il sistema presidenziale, come ricordavo, ha pregi e limiti. Ma la volontà di potere espressa dal premier rivela anche un'idea distorta del principio di maggioranza. Si ritiene che aver conquistato la maggioranza dei voti dia diritto a un potere assoluto..."
Sebbene il presidenzialismo Francese sia equilibrato da una salda democrazia, ciò non giustifica il fatto che anche in Italia debba relizzarsi, soprattutto quando le intenzioni del governo sono quelle di mettere pesantemente mano alla Costituzione per cambiare norme "a favore degli interessi di...".
Sono fortemente preoccupata per il futuro di tutti, dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro, dei meno giovani che sono costretti o desiderosi di cambiare impiego, perchè il nostro Paese è in crisi, è una barca sfonda alla deriva e nessuno sta facendo niente per risollevare la situazione.
Non stanno facendo niente. Bossi guida l'ariete che spaccherà definitivamente l'unione italiana, ferendo istituzioni pubbliche come scuola e sanità e cancellando le vie, ancora poche, di sussidio alle persone meno abbienti. Bossi, che ha un processo pendente sul capo, e che rischia una condanna, continua a blaterare e a chiedere "giustizia" per le Regioni, lui che nemmeno sa cosa sia la vera giustizia, dove stia di casa il "rispetto", lui che ha fallito per primo come politico, poichè essendo al governo si è impastato come tutti nelle "convenienze", nei favori, e anzichè risolvere il morbo a Roma, la vera causa della non funzionalità dei finanziamenti nazionali, restituendo così all'Italia la dignità di Pese libero e basato sul lavoro, si nasconde dietro a battaglie intestine che avvantaggeranno fazioni razziste. Non prendetevela a male, ma per me la Lega è un'associazione di razzisti.
Ciò che mi sgomenta non è sentire il premier affermare che i lavoratori cassa intergrati, per arrotondare gli stipendi, sono invitati a cercarsi un secondo impiego, magari anche in nero, perchè lui non ha alcun interesse autentico per il nostro futuro, per la stabilità del nostor Paese, ed ogni giorno si rivela per quello che è: un incapace, un buffone, un elargitore di menzogne e insulti, un politico inetto e falso, un allibratore, un torbido piazzista.
Ciò che realmente mi sgomenta è vedere quanta gente gli fa da spalla, quanti "servi" untuosi e bifidi lo affiancano in questo suo iter di massacratore della democrazia. Il centro destra sta distruggendo l'Italia, e con questo non voglio certo dire che in passato la sinistra o la dc non l'abbiano mai fatto: i nostri governi non sono mai riusciti ad "amare" il nostro paese, nessun politico è mai riuscito ad AMARE l'Italia, e a ripsettarlo, a parte qualche caso sporadico di personaggi che sono stati immediatamente "devitalizzati". Con questo dico che la l'otre della sopportazione è pieno e non possiamo più stare qui, inermi, a guardare passivamente come un gruppo di invasati dal potere e dal denaro spera di scananre il porco finchè è caldo (metafora un po' forte, ma abbastanza calzante).
Giornalisti, intellettuali, scrittori: a frotte si dannano per difendere il premier, per ammorbidire le assurdità che proferisce, per cancellare l'offesa mortale che egli, con la sua leggerezza aroggante, infligge alla dignità dei cittadini, di chi crede ancora nella "libertà". Sto male quando tutti si danno un gran da fare per negare l'evidenza di un Paese alla deriva: "la mafia? non esiste. tremonti ha sfasciato l'economia? no, non è vero. la sanità a pezzi? no, non è così. la scuola pubblica ferita e afflitta? no, solo accuse infondate. le grandi opere inutili o false promesse? no, che dite, non è vero. il mercato del lavoro in cresi? non è colpa nostra."
Non mi capacito di questa ostinata volontà generale di negare l'evidenza, di consideraci tutti come stupidi: gli intellettuali di destra appoggiano Berlusconi e la sua masnada di farabutti perchè hanno qualcosa da guadagnare.
In quest'Italia del "Lei non sa chi sono io...", in questo Paese del "più arrogante e del più furbo", nessuno fa niente per niente, e dunque ogni apprezzamento e difesa a favore di Berlusconi è fatta con un seondo fine. È, ovvio.
Ferrara, come Feltri, pasteggia sulle carcasse che cadono attorno alle manovrine di governo, ma la loro ipocrisia sta nel non schierarsi: difendono e sostengono gente come il premier, ma non si schierano, non si espongono.
Da dietro le inferriate del perbenismo e della mediocrità, sputano sentenze credendosi "più furbi".
Non esistono ammortizzatori sociali efficaci, non ci sono valide riforme industriali che reggano ai colpi inferti dal mercato in crisi, non c'è la volontà di adeguare l'offerta alle emergenze sociali, ambientali e di sviluppo.
L'UE si sta aprendo all'est: circoleranno più merci e più persone e se non saremo capaci di affrontare questa apertura con una politica economica adeguata rischieremo di slittare al fondo della classifica di benessere, sopaccando il Paese in due tronconi sociali, divisi da redditi.
L'Argentina, come epilogo, come modello, non è poi così lontana, ma noi abbiamo molte risorse, sia intellettuali che tangibili: si tratta solo di amare di più i principi e gli ideali che hanno creato l'Italia, che stanno alla base dela nostra società, e di rispettare quell'amore ancestrale incondizionato che ci ha regalato quetso presente.


 


> PENSATE LINK-OLÀ



Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

ocurréncia
Il contenuto di questo sito è protetto da
Creative Commons License