Ocurréncia - Libri, cinema, arti, biografie ed attualità | Clicca per tornare alla home page

> OCURRÉNCIA

> ARCHIVI

> IN EVIDENZA

sabato, dicembre 21, 2002


AIMEE BENDER - Si dice sia estrema e fantasiosa. Si dice abbia riesumato, pur da californiana, il realismo magico tipico del sudamerica di Garcia Marquez. Si dice stordisca la coscienza con riflessioni rilucenti e taglienti sui rapporti umani, specialmente tra uomini e donne. Aimee Bender, con il suo sile imprevedibile e originale, è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante nel panorama letterario internazionale. Due libri all'attivo, tradotti anche in Italia: "Un segno invisibile e mio", edito da Minimum fax, e la raccolta di racconti "Grida il mio nome", pubblicata da Einaudi.
Tanta la curiosità (soprattutto la mia) che gravita attorno ai suoi ritagli scenografici, alle sue favole moderne ricche di metafore, ai suoi squarci di vita comune eppure così unica ed irripetibile: dolore, amore, morte, trasfigurazione della realtà, immagini impossibili eppure ricorrenti; questi gli ingredienti di una matrice narrativa sospesa tra l'onirico ed il temuto. Leggerla sembra guardare un quadro Dada, un Magritte rivisitato.
Oltre allo speciale a lei dedicato, consultabile sul sito di Minimum fax, sul suo sito personale potrete leggere alcuni suoi racconti.


 


> PENSATE LINK-OLÀ



Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

ocurréncia
Il contenuto di questo sito è protetto da
Creative Commons License