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martedì, novembre 26, 2002


PROCESSO A PORTE CHIUSE - E mentre la legge Cirami è realmente riuscita a fermare il processo Imi-Sir, salvando temporaneamente Previti e congelando le carte in attesa di sapere dove sarà trasferito (se a Brescia o a Perugia), oggi Berlusconi sarà interrogato a Palazzo Chigi (Roma) a porte chiuse (e non nel tribunale di Palermo dove ha sede il processo...) in merito al processo Dell'Utri.
In quetso processo Dell'Utri è accusato di essere coinvolto nelle stragi mafiose del '92. Berlusconi dovrà testimoniare in merito ai fatti e già si vocifera che sfodererà il jolly dalla manica, ovvero la frase "mi avvalgo della facoltà di non rispondere".
Il trasferimento di questo interrogatorio da Palermo a Roma ha fatto molto discutere, a buon ragione aggiungerei. Siamo in un terreno minato, sopra le braci incandescenti di un gioco politico non indifferente.
Sull'Unità di oggi Bruno Miserendino paragona questa modalità processuale offerta a Berlusconi con quella meno "buonista" imposta a Bill Clinton, ai tempi della storiaccia con Monica Lewinsky. Cito:
"A Times Square, cuore di New York, è stato installato un megaschermo su cui i cittadini hanno potuto seguire le quattro ore di deposizione di Clinton davanti al gran giurì del Congresso"
Se ricordate, ma suppong di sì, Clinton fu letteralmente "sputtanato" per una cosa che in verità, senza voler scagionare nessuno, hanno fatto tutti i presidenti d'America. È cosa nota, infatti, che ogni buon "vero" Presidente abbia le sue "ragazze private", che incontra nelle stanze segrete della casa bianca. Con questo non voglio dire che sia un fatto normale sul quale non dire nulla, poichè invero ognuno di noi parteggia per una moralità privata e può farsi un'opinione personale di fronte a questi fatti. Dico solo che questa delle "conigliette presidenziali" è un'abitudine consolidata nei piani alti della politica, alla quale nessun uomo di potere sfugge (e forse nessuna donna, in termini di "coniglietti", ma avrei i miei dubbi su questo, e non per femminismo comunque... eheheh ).
Anche JFK incontrava le sue "conigliette", lui che ebbe ben più di un flirt extraconiugale (famoso quello con Marilyn Monroe, suicida anche per causa sua...) e sui quali ricamarono solo le testate giornalistiche di gossip.
Clinton venne "invischiato" nel "caso Lewinsky" più del "lecito", più del sopportabile, o meglio, fu gettato in pasto ai leoni per una cosa che di per sè non aveva alcuna rilevanza. La Lewnsky fu la "scusa" per far fuori Clinton. In realtà le cause erano ben più gravi, di stampo puramente speculativo e ostruzionistico, sostenute dall'asse politico-industriale più potente dell'intero Paese. Ai quei tempi Clinton voleva riformare la sanità americana, favorendo i meno abbienti e sfavorendo, al contempo, assicurazioni, case farmaceutiche ed ospedali. Le multinazionali, i pesci grossi, non potevano permettere che si verificase una manovra legislativa così dannosa per il loro business e così si misero d'accordo per incastrarlo e, veramente, per distruggerlo. Così accadde e lo capirono tutti.
Una bella differenza rispetto alla situazione del premier attuale in Italia, non trovate?


 


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