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giovedì, luglio 04, 2002


Marco Pannella conferma che oggi inizierà lo sciopero totale della fame e della sete per protestare contro il mancato ristabilimento del plenum della Camera dei Deputati. Il leader radicale, infatti, si batte da mesi perché vengano assegnati i quattordici seggi rimasti vacanti dopo le elezioni politiche del 13 maggio dello scorso anno. ..." come si evince da questo articolo pubblicato su "La Stampa" il 30 giugno scorso, Marco Pannella è di nuovo in pericolo di vita, osservando da giorni uno sciopero totale di fame e sete, dopo essersi indebolito con decine di giorni di astinenza dal bere. Pannella ritorna periodicamente nella cronaca interna della politica italiana come una dolorosa verità, come un ricordo tormentato, o meglio, come un pungente scrupolo di cosceinza. è il crociato della giustizia, dei deboli, è il savonarola degli italiani che non accettano di piegarsi a luridi giochi di potere, alla prepotenza dei vili. nonostante gli estremismi spettacolari cui è abituato, riconosco che Pannella è l'unico politico coerente, che per un ideale sommo, la democrazia, rischia reputazione e salute. Pannella sembra uno sciocco, ma ha il pepe che gli scorre nelle vene e con quei capelli bianchi e lo sguardo vibrante da santone, buca la coscienza di molti, scuote l'opinione pubblica che spesso si ritrova interdetta di fronte alle sue stranezze. la scena che però mi ha colpito più di tutte, fra le tante descritte in questi roventi giorni parlamentari, è quella che lo vede gridare "viva la costituzione!" dentro al parlamento, proprio mentre Berlusconi accusa ancora la sinistra e e le demanda responsabilità e cuce ignobili illazioni su Cofferati, in riferimento all'omicidio Biagi, sollevando un vespaio di polemiche e dissensi, appena dopo le dimissioni irrevocabli di Scajola, l'ex-ministro degli interni ormai osannato e innalzato a martire dalla destra tutta "...perchè si è dimesso, è stato coraggioso e onesto, poteva non dimettersi, sarebbe stato più semplice per lui...". "Marco Pannella protagonista, anche se per un solo minuto, a Montecitorio. - leggo sempre su La Stampa di oggi - Berlusconi aveva appena cominciato a parlare. Dalla tribuna riservata agli ex parlamentari si leva una voce che grida «Viva la Costituzione, viva la legalità. Siete fuori legge, basta! Viva i detenuti, viva i Radicali». Pannella ha ripetuto questa frase varie volte con tutto il fiato che aveva in gola.[...] Poi è stato attorniato dai commessi che l´hanno portato fuori. " Nessun film avrebbe potuto meglio rappresentare l'amarezza e la sfiancata disperazione di chi crede ancora, illuso, nelle istituzioni e nei principi della democrazia e si vede calpestato dall'arroganza di chi del potere ha fatto il suo dio. oggi mi sento molto rattristata: ho letto il quotidiano con un groppo alla gola e non mi sento per ninte ottimista, non mi sento bene. il governo è in crisi, sta vivendo il culmine della crisi, e il tumore che lo abita lo sta divorando poco a poco. povera italia, non meritavi tanto dolore.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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