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giovedì, luglio 18, 2002


ieri sera ho partecipato alla presentazione dell'ultimo libro di vittorino andreoli che si è svolta nella mia cittadina. il libro si intitola "una piroga in cielo" e racconta la storia di un ragazzo africano che decide di lasciare tutto e partire per l'italia: destinazione verona. il libro è ricco di riflessioni sulla cultura africana (che andreoli ama e rispetta moltissimo) e su tematiche scottanti quali violenza, xenofobia, libertà, desiderio, rispetto. andreoli però ieri sera non ha parlato solo del suo libro (che si dice sia "crudo" e del quale ne ha letto pure un pezzo e vi giuro che è stato assai emozionante, è bellissimo ascoltare la voce dello scrittore che legge il suo libro, bellissimo), ma anche di fatti di cronaca, stimolato dalle domande del pubblico, di follia e della nostra attuale società. andreoli ha un bellissimo modo di porsi al pubblico, educato, misurato e cordiale, ha un eloquio fluido e pacato ed è assai ironico. andreoli è un neuropsichiatra e segue casi internazionali di omicidi e di pazzoidi. ieri sera ha raccontato tanti aneddoti ed ha offerto molti spunti di riflessione sulla perdita di valori delle famiglie e della società, sulla barbara informazione perpetrata dai media e sulla penosa mentalità comune dell'accumulo e della sopraffazione. ha commentato anche il caso cogne e per me lui, nella sua asciutta modestia, ha centrato in pieno il probklema ed ha già tutte le risposte che servirebbero. il caso cogne è stato occasione per criticare la strumentalizzazione delle malattie psichiche e dei più deboli da parte dei media per fare notizia e soldi. ha ricordato di come si sia visto costretto a rifiutare i continui inviti di bruno vespa ad intervenire sul caso cogne. era disgustato quando parlava di televisione. disgustato. mi hanno colpito molto i suoi discorsi sulla noia che opprime i nostri giovani, i nostri ragazzi che sembrano smarrirsi nelle città, e sul perchè la gente uccide e di come oggi, dopo un '900 denso di avvenimenti e guerre, si finisca per uccidere senza motivo "si uccide per uccidere, e questo è agghiacciante"... ha elogiato le famiglie che resistono agli eventi senza distruggersi e che credono nella fiducia e nel rispetto. andreoli è molto intelligente ed ha una solida preparazione medica nonchè una profonda cultura: credo sia in giro per l'italia a presentare il suo libro e dunque vi consiglio di andarlo a sentire, merita davvero, vi sorprenderete per i suoi discorsi mai scontati e mai sciocchi, per i suoi moniti e per quel suo delizioso modo di sdrammatizzare gli orrori gratuiti e viscidi odierni. la piazza ieri sera era gremita di gente: abbiamo accolto andreoli con calore ed entusiasmo. sono felice che la mia città abbia aperto le braccia al buon senso. sono felice di averlo conosciuto.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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