giovedì, settembre 04, 2003
ANNIE LENNOX - Voce degli storici Eurythmics, Annie Lennox nel '90, se non ricordo male, tentò la carriera solista con l'album "Diva" e le andò più che bene (quell'album è bellissimo, se non l'avete in casa correte a comprarlo!).
Icona del pop d'autore, Annie Lennox ora ritorna in gran stile con un nuovo lavoro solista, "Bare".
L'ho amata da subito, per la sua voce cristallina, asciutta, tagliente e per il suo sfrontato carisma, per la duttile capacità di passare con facilità e leggiadria dai panni della rocker con tanto di cresta rossa sulla testa a quelli della maliarda sexy e seduttiva, per aver saputo osare in quell'ambiguità sessuale che solo su di lei pare non offendere nè confondere, per essere ancora così, sorprendente, curiosa, provocatoria, ironica, per aver fatto della canzone pop un tappeto di denuncia e sogno, di arte come espressione di un'intera generazione. "Annie Lennox's Bare is a musical exploration of desire, love, pain, and rage. Lennox, in her solo work (Diva, Medusa) and especially in her work with Dave Stewart as part of Eurythmics, as well as in her tendency to wear black leather, sequins, feathers, plaid, male drag, ball gowns, and Mickey Mouse ears, has long embodied complexity: intelligence and sensitivity, rock and soul music, the technological and the passionate, the cynical and the tender, masculinity and femininity, the blaring and the subtle, the traditional and the new." Gli Eurythmics distillavano un'essenza particolarmente felice di musica, dosando con grande maestria testi coraggiosi e sonorit&garve; originali. Con il loro stile Lennox e Stewart hanno insegnato e dato molto alla musica pop internazionale, riformulandone schemi, metodologie e fenotipi. Ora la Diva ritorna, per incantare, sedurre e far sognare, con lo sguardo dell'aquila e la voce di velluto e vino.
|
