Ocurréncia - Libri, cinema, arti, biografie ed attualità | Clicca per tornare alla home page

> OCURRÉNCIA

> ARCHIVI

> IN EVIDENZA

lunedì, maggio 05, 2003


DIARIO DI UNA BLOGGER - Incuriosita dalle polemiche scatenate attorno a quest'opera e spinta dalla volontà di saperne di più ho comprato "Diario di una blogger" di Francesca Mazzucato. Non conoscevo quest'autrice, non sapevo assolutamente chi fosse prima che ne parlasse Granieri sul suo Blog Notes e prima che uscisse questo "scoop editoriale". Ammetto la mia ignoranza. La lettura del romanzo speravo fosse un'ottima occasione per avvicinarmi allo stile della Mazzucato - stimata autrice di letteratura erotica - e per capire come si possa intrattenere per 130 pagine il lettore su di un argomento così vasto, eterogeneo e inafferrabile come il "blog".
È indubbio che la Mazzucato sappia il fatto suo: la Pizia ci offre una recensione esaustiva e chiara degli intenti dell'autrice e dello scopo del libro. La signora Mazzucato è una scrittrice, non c'è che dire, non perché pubblichi libri - quelli li possono pubblicare tutti, basta trovare un editore, anche "sconosciuto"... - ma perché ne è assolutamente convinta, visto che non perde occasione per ricordarcelo.
Mi aspettavo un romanzo o al massimo un saggio sul blog. Niente di tutto ciò. Quello che ho letto è una sorta di blog noioso, sterile ed inviperito, inframmezzato da una storia d'amore sfilacciata ed improvvisata. A mio avviso la storia non regge, la ricerca di tal Francis non è convincente - né coinvolgente, tanto che mi sono chiesta dove sia il tanto atteso erotismo :) - e risulta invece quale abbozzato palliativo per giustificare tutto il resto: un'analisi feroce e cieca di un presunto "fenomeno blog" di cui non si fa che parlare ma del quale ben pochi hanno realmente vissuto le ragioni che ne stanno alla base.
Non aggiungo altro sul libro, chi vorrà potrà leggerselo e scoprirà che esso è un valido mezzo per conoscere l'autrice sia nel suo atteggiarsi a personaggio sia nel suo ironizzare cinico sulle debolezze umane, mentre ben poco servirà per capire cosa sia un blog o che ci fa con esso la gente "dal basso".
Rimango dell'idea che Francesca Mazzucato ha perso un'ottima occasione per scrivere un buon libro che offrisse spunti reali di riflessione e che perciò, purtroppo, ha sprecato talento, risorse e tempo per cavalcare la moda del momento, malinterpretando un semplice modo di utilizzare la Rete per comunicare quale è il blog. Il suo romanzo è un enorme ego che ci sorride beffardo, rimandandoci a link di Rete dai quali non potremmo che raccogliere beffe. Forse sperava di consacrare il proprio nome alla Storia moderna come studiosa della comunicazione su Internet e come scrittrice dei sentimenti umani filtrati attraverso la tecnologia. Glielo auguro.
Sul comodino ora c'è "Amore a Marsiglia" che spero riscatterà l'idea che mi sono fatta della Mazzucato con "Diario di una blogger". Avrei tanto voluto leggere "Villa Barruziana: storie di marginalità" edito da Fernandel, ma non mi è riuscito di trovarlo da nessuna parte (qualcuno può aiutarmi?)
Su Internet scrive chi ha qualcosa da dire, chi crede che la parola possa seminare qualcosa di positivo e fruttuoso. Un blog è un modo di dialogare con le persone in Rete, assolutamente non omologabile nè tantomeno classificabile. Il vero fenomeno sono le persone che hanno desiderio di parlare, di mettersi in gioco per costruire qualcosa con gli altri e che trovano nell'Internet un terreno semplice, veloce e comodo per poterlo fare. Tutto il resto è un riempitivo, è paranoia.
A me è parso che Francesca Mazzucato non avesse niente da dire, nulla da proporre, né col suo blog, né con questo libro. Lo trovo un po' triste. Peccato.


 


> PENSATE LINK-OLÀ



Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

ocurréncia
Il contenuto di questo sito è protetto da
Creative Commons License