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lunedì, gennaio 27, 2003


A PROPOSITO DEL MATRIMONIO - Ho unprofondo rispetto per i sacramenti cristiani e per la famiglia, che è l'istituzione più importante che ci sia e la più delicata e difficile da gestire. Credo anche nel matrimonio, come progetto di vita e posso condividere in parte la posizione del Papa, che condanna la convivenza a caricature del matirmonio, senza peraltro criticare la convivenza.
Nelle chiacchiere con gli amici spesso si parla di questi argomenti. Ritengo la convivenza un passo importante e necessario per veirificare la stabilità di una coppia, ma non la vedo quale ostacolo della società nè come caricatura di nulla. Il matrimonio è un passo importante che si basa principalmente su due sentimenti: l'amore e il rispetto (forse il rispetto è un principio, ma per me è un vero sentimento, perchè devi percepirlo addosso per emanarlo..). Esso ha anche due facce che lo descrivono nella sua funzionalità: quella civile e quella cattolica.
La propria posizione in merito credo dipenda da quale punto di vista si vuol guardare il matrimonio.
Senza volermi addentrare nel labirinto di discorsi sul matrimonio e sui suoi significati, voglio solo aggiungere che la nostra società NON educa al matrimonio. Le famiglie non sono preparate nè capaci di educare i propri figli al matirmonio, fatta eccezione di pochi casi felici (che per fortuna esistono e che, a mio avviso, rappresentao il polmone ossigenante della nostra civiltà).
La Chiesa, il Governo, non possono lamentare scarso rispetto per la famiglia quando essi stessi non educano le persone a quell'istituzione, al prezioso sacramento del matrimonio.
La gente si sposa senza essere pronta ad affronatre un simile cambiamento. Molte persone si sposano per mille motivi, ma quasi mai perchè lo desiderano veramente per sè, come passo per una loro crescita emotiva, non solo sociale. Ci sono coppie che si sposano davanti a Dio perchè "è più bello e completo rispetto al solo matrimonio davanti al sindaco", ma non perchè credano davvero in quel Dio o in quella promessa.
La convivena nella maggior aprte dei casi salva il matrimonio: dopo anni di vita assieme o ci si promette rispetto per sempre o ci si lascia.
Purtroppo, senza retorica, l'apparenza ormai ha soppiantato gran parte della coscienza.
E questo mio non è un discorso di rimpiato su di un "ah! come eravamo 50 anni fa! allora sì che il matrimonio funzionava...", perchè non è così che lapenso.
Credo che non ci sia mai stata una reale valorizzazione della vita di coppia, un insegnamento dei valori di convivenza nè l'educazione al matrimonio dei figli. Forso è il caso di iniziare a cambiare un po' di cose.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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