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venerdì, gennaio 10, 2003


LE OCHE DI LORENZ - Se non ricordo male qualche tempo fa Pippi parlò di come la Rai, in particolare Radio Rai, avesse ridimensionato pesantemente i propri palinsesti giustificando tali tagli con "problemi di budget". Il caso Santoro ci riporta alla memoria infausti fatti di cronaca editorial televisiva. La revisione fu così profonda da provocare l'eliminazione di alcuni tra i programmi di maggior successo radiofonico, come "Le oche di Lorenz", "…uno dei rari spazi radiofonici dedicati all' informazione ed alla divulgazione scientifica. ( UAI).
Ripropongo questa vicenda, riportandola in qualche modo alla luce, soprattutto dopo la segnalazione di Silvano (che ringrazio). A seguito di questi tagli, molti giornalisti si sono visti rifiutare il rinnovo dei contratti per alcune trasmissioni, vedendosi costretti a ripiegare su altre iniziative e rinunciando, con amarezza, ai propri progetti inziali, che con gratificazione ed entusiasmo stavano portando avanti.
Lo stesso pubblico è rimasto profondamente deluso e sconcertato, tanto più perché non si capisce il reale motivo che giace alla base di questa censura. Indubbiamente molte scelte giornalistiche, a partire dai radio-giornali fino alle rubriche a tema, possono calpestare i piedi ad alcuni personaggi dei piani alti dirigenziali o addirittura contravvenire alle precise e scrupolose indicazioni di comportamento e di conduzione richieste (ed imposte, è il caso di affermare) sempre da chi probabilmente non ha mai fatto radio né sa cosa significhi fare informazione, e preferisce, per questo, cautelarsi chinando il capo al potere, senza mai mettersi in discussione.
I problemi di budget divengono una barba finta, che copre la faccia di chi ha vergogna ad ammettere che preferisce sostenere chi imbavaglia il giornalismo libero ed impegnato, fingendosi "garante della libertà". Se zittisci almeno abbi la creanza, e la dignità, di rivelarne il vero motivo. Ma del resto si sa: la coerenza non è mai stata tra le doti di questo governo, che garantisce bugie con false promesse, che promuove involuzione con la bandiera del falso progresso (a proposito, leggete - o rielggete - Il Mago di Oz)
Non si chiude un'iniziativa di "punta" di un'emittente così attenta ai contenuti come Radiotre senza perseguire qualcosa di più radicato nella coscienza di un semplice bilancio economico.
Personalmente non ho mai avuto occasione di seguire "Le oche di Lorenz" e me ne dispiaccio, sia perché le scienze mi hanno sempre affascinata, sia perché Radiotre ha sempre proposto ottimi programmi.
Che fare?
L'Unione Astrofili Italiani sta portando avanti una campagna di protesta, alla quale possono aderire tutti.
Inoltre, la stessa redazione del programma ha lanciato un appello.
Infine, in qualità di dottoranda, non posso che linkare all'appello sostenuto dall'Associazione Dottorandi Italiani, che di nuovo richiama l'attenzione su questo fatto di censura increscioso e ben poco chiaro.


 


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Immagine di bimbo che saluta. Ciao e a presto!

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